giovedì 22 febbraio - Riccardo Noury - Amnesty International

A otto mesi dal naufragio di Pylos, la giustizia è ancora lontana

Otto mesi fa, il 14 giugno 2023, il peschereccio “Adriana” si rovesciò al largo di Pylos, nelle acque del Mediterraneo orientale. Morirono oltre 600 persone provenienti da Siria, Pakistan ed Egitto.

Amnesty International e Human Rights Watch hanno messo insieme numerose prove che chiamano in causa l’operato delle autorità greche per quanto riguarda le modalità d’intervento prima del naufragio e l’efficacia dei soccorsi.

Mentre i sopravvissuti e i familiari delle vittime continuano a chiedere l’accertamento e la punizione delle responsabilità dell’accaduto, le autorità greche continuano a respingere violentemente le persone migranti che si presentano alla frontiera.

Sulla strage del peschereccio “Adriana”, come in altri casi facilmente evitabile, il 15 febbraio scorso la Commissione Affari interni, giustizia e libertà del Parlamento europeo ha tenuto un’audizione, a cui ha preso parte anche Amnesty International.




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