sabato 13 aprile 2013 - paolodegregorio

A lezione di politica dal M5S

I trombati Di Pietro e Ingroia, invece di ritirarsi a vita privata, meditano di riciclarsi l’uno nel M5S, l’altro addirittura invita il Movimento a entrare nel suo pseudo partito.

È tale l’abitudine dei politici italiani (tutti) a non rispettare le regole, e tanta è la presunzione di essere indispensabili, da non considerare, nel caso di Di Pietro, che nel M5S si entra solo se non si è stati iscritti ad altri partiti, e non vi sarebbe eccezione alcuna per la sua persona. Potrebbe fare solo un appello ai suoi elettori di orientare il proprio voto verso il movimento di Grillo alle prossime elezioni e sciogliere definitivamente il suo partito personale.

Sia lui che Ingroia dovrebbero capire che i partitini su base leaderistica o ideologica hanno le gambe corte, da 60 anni nascono e muoiono, presto sarà SEL a tirare le cuoia, anche i due grandi, PDL e Pd, hanno perso rispettivamente sei e tre milioni di voti, nonostante la potenza mediatica ed economica di Berlusconi e l’imponente “apparato” del PD con annessi funzionari, sindacati, cooperative, finanziamento pubblico.

Il miracolo di Grillo, che ha raggiunto entrambi questi partiti come peso numerico, viene da lontano, si fonda soprattutto su tre elementi:

1) la presenza capillare sul territorio di organizzazioni legate ai problemi della gente, amplificata con l’uso intelligente della Rete,

2)  le regole di partecipazione e di democrazia per cui la classe dirigente non viene nominata dall’alto ma scelta dalla base degli iscritti,

3) la forza o la chiarezza di un programma (i famosi 20 punti) deciso e votato dai militanti e dagli iscritti, talmente azzeccato che PD e PDL, loro malgrado, hanno dovuto scopiazzarne qualche punto, perché troppo graditi alla gran parte degli elettori.

Quella che doveva essere ghettizzata dal coro unanime della Casta come antipolitica, si sta rivelando come una dura lezione di “politica”, in proporzione numerica mai vista dal dopoguerra ad oggi, portata avanti da persone oneste, giovani, senza soldi, che hanno insegnato a tutti gli italiani, più di ogni teoria intellettuale, che è possibile arrivare ai massimi livelli di peso politico senza il finanziamento pubblico ai partiti, e ciò porterà prima o dopo, inesorabilmente, alla eliminazione di questa legge antipopolare, già bocciata dagli elettori con un referendum.

La speranza di cambiamento e di rinnovamento oggi è veramente possibile. Bisogna convincere gli italiani che non è giusto dare ancora il voto ai responsabili dello sfascio economico e morale dell’Italia, PDL e PD, e occorre far arrivare il M5S almeno al 45% dei voti per rendere immediatamente operativo il programma.

Siccome oggi questi due partiti insieme hanno la maggioranza è presumibile che faranno una alleanza per restare al potere ed eleggeranno un Presidente della Repubblica funzionale a questo progetto.

Contro il loro inciucio, tra simili, visto che entrambi sono partiti di centro, si farà le ossa una opposizione nuova che ci promette di smascherare trucchi, ruberie, inefficienze, e già vediamo oggi che sono solo i grillini a denunciare la mancata nomina delle commissioni parlamentari ad opera di B. and B. per impedire che il Parlamento lavori in attesa del nuovo governo.



3 réactions


  • paolo (---.---.---.121) 13 aprile 2013 13:23

    Stai rischiando di diventare la Biancofiore del M5S .

    I tre punti che citi sono rispettivamente :1) una balla ,le organizzazioni sul territorio sono allo stadio larvale , 2) sulle regole di democrazia faresti bene a non parlare ,sono un boomerang ,3)azzeccare il programma dei sogni è come fare della filosofia alla Catalano e se fai un paragone con Silvio lui vi surclassa .

    Riparleremo del miracolo M5S dopo il prossimo turno elettorale (inciucio o meno ), quando molti elettori inconsapevoli ,ciurlati nella loro buona fede , avranno modo di ravvedersi.
    ciao


    • (---.---.---.39) 13 aprile 2013 16:46

      PaoloM.
      Concordo pienamente con il mio omonimo!


  • (---.---.---.32) 13 aprile 2013 21:56

     partitini su base leaderistica o ideologica..... perchè, l’M5S cos’è?


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