lunedì 5 ottobre 2009 - Frankbull

A G. Tornatore grandissimo regista ma pessimo politico

Da un‘intervista di Titta Fiore al regista G. Tornatore ho estrapolato la sottocitata domanda con la relativa risposta sul film Baarìa:

Se ne parla come di un film politico: non è un po´ riduttivo?
«Per certi aspetti sì. Ma non mi disturba più di tanto, se serve a ricordare ai giovani che la politica non è un argomento da cui fuggire. Il mio è un film sul senso dell´appartenenza a una comunità: con tutto ciò che questo comporta, politica inclusa. La verità è che i tempi sono cambiati: oggi la politica è solo un´attività per pochi, ma un tempo era molto più sentita».

Leggendo questo articolo mi è venuta spontanea una domanda: ma Tornatore si è mai chiesto perché la gente ed i giovani si siano allontanati dalla politica attiva?

Lo scrivente che ha visto il film (per tanti motivi l’ha trovato stupendo, penso come tante altre persone. Complimenti!), all’abbraccio tra il sindaco ed il sindacalista comunista parente-cugino, quando ha sentito l’affermazione dei rivoltosi “sono tutti complici“, ha subito pensato ad un regista di sinistra che ha bisogno dei capitali della Medusa per poter realizzare il suo Colossal e chissà, un altro Oscar!

Allora caro Tornatore come si fa a predicare bene e ruzzolare male? Ma come fa la gente ed i giovani a credere ancora negli ideali se il dio denaro prende il sopravvento! A questo punto fondiamo il partito di Macchiavelli (il fine giustifica i mezzi) e facciamola finita, poiché non credo l’abbia realizzato gratis e come al solito a caval Donato non si guarda in bocca!
 
Sapete dal film cosa ho dedotto come messaggio politico? Che alla fine in Sicilia vincono sempre i mafiosi o i ricchi e non la sinistra o le leggi repubblicane! Se il regista è di sinistra io sono un diecimano (non un ottomano per il dovuto rispetto che si deve a tutti ).
 
Sposate la causa dei soldi ma abbiate la dignità di stare zitti! Come regista Tornatore è grandioso, come politico molto incoerente! Dovrebbe fare più film e meno interviste, conviene!
 
N.B. Non pratico politica o partiti ma mi piace la coerenza della gente.
 
  


7 réactions


  • Gabrixbrown (---.---.---.105) 5 ottobre 2009 11:43

    Hai perfettamente ragione Frankbull, anch’io ho visto il film e la penso esattamente come te! Hai scritto un’articolo stupendo, complimenti!


  • marabariota (---.---.---.40) 5 ottobre 2009 12:03

    Credo che tu capisca poco di cinema e ancora meno di politica, rappresentare un arco di tempo che va dagli anni 10 agli anni settanta e farlo con le proprie esperienze e la propria cultura, non è fare politica. Il film è al di sopra di queste manipolazioni. Se il suo è un film politico, allora il "Il Grande Sogno" di Michele Placido, cos’è. Baaria è un’ opera d’arte e come tutte le opere d’arte, vanno finanziate e sostenute! chi vuole intendere, intenda. Basta con le Vostre ridicole meschinità-


    • virginia (---.---.---.53) 5 ottobre 2009 12:23

      Ho visto il film e sottolineo che non mi aspettavo un film politico. Dunque da questo punto di vista non ho alcna osservazione da fare.
      Quello che trovo pittosto carente nel film è l’approfondimento obiettivo d ei fatti. Per esempio :come si è arrivati alla riforma agraria e alle lotte dei contadini, mi è parsa una cavalcata senza un vero approfondimento delle ragioni. Insomma ho l’impressione che il regista abbia voluto un po’ sorvolare... Per il resto la mia opinione è: se fosse stato meno onnicomprensivo,, dunque meno lungo, sarebbe stato migliore.


    • Frankbull (---.---.---.175) 5 ottobre 2009 17:25

      La prima cosa che faccio quando leggo un articolo è quella di leggerlo bene e di rendermi conto di cosa realmente sta scritto e quali sono gli endpoints,le finalita’ dell’articolo.Ho la certezza che marabariota non l’abbia letto affatto,poichè se avesse letto che Baarìa è una grande bufala e non un capolavoro avrei certamente accettato la sua censura(capisci poco di cinema); se avesse letto che il danaro o i mecenati non servono nella realizzazione dei capolavori allora avrei accettato la sua censura;avesse letto bene il mio articolo avrebbe letto N.B. io non mi occupo di politica e non pratico partiti . Mi sembra tu sia una novella don Chisciotte che combatte contro i mulini a vento ! La mia era solo una riflessione sull’affermazione di G. Tornatore che i giovani di adesso non partecipano più alla politica attiva ! Ed io (integro-pensionato ) ho voluto evidenziare che molto probabilmente i giovani non vi partecipanp perchè sono delusi dal comportamento incoerente di chi dovrebbe farli avvicinare. D’altronde nel film lo evidenzia con l’assessore all’urbanistica cieco e mazzettista ; amico che cambia bandiera e colore politico ecc. ecc.Ma lo hai visto il film ?


    • Frankbull (---.---.---.175) 5 ottobre 2009 17:51

      Cara Virginia sono d’accordo con te quando affermi che non c’è un approfondimento obiettivo dei fatti nel film .Secondo me G. Tornatore non lo ha fatto perchè il suo intento era semplicemente fare un volo Pindarico proprio come afferma mariabariota :"rappresentare un arco di tempo che va dagli anni 10 agli anni settanta e farlo con le proprie esperienze e la propria cultura".Quando uno vuole approfondire un argomento non usa il vocabolario ,ma acquista libri specifici ,cioè se lo fa per conto suo.Per quanto concerne il mio articolo sul film , io non avevo intenzione di denunciare che fosse di natura politica ( eppoi quando si trattano questioni o fatti della realtà quotidiana si fa sempre e comunque politica) ,questa affermazione l’aveva fatta Titta Fiore nell’articolo da cui ha preso spunto la mia riflessione sui giovani e la politica attuale !Grazie comunque.


  • Pavo (---.---.---.70) 5 ottobre 2009 22:04

    Guarda che per fare un film in Italia già è pressoché impossibile trovare fondi, poi se uno sta pure a fare lo schizzignoso sulla loro provenienza (Medusa) addio a qualsiasi film vagamente politico. Ha risposto bene Michele Placido alla critica francese, che gli muoveva la stessa critica: "con chi cazzo lo devo fare questo film?". Piovessero fondi Tornatore forse avrebbe sbagliato, ma nella situazione attuale compromessi simili sono necessari e critiche simili sono dettate da una conoscenza superficiale del panorama cinematografico italiano. In genere però chi non conosce sta zitto.


    • Frankbull (---.---.---.155) 6 ottobre 2009 10:15

      Caro Pavo ,a parte che in Italia vige ancora la democrazia e che quindi ognuno ha il diritto di poter parlare(come hai fatto tu ),guarda che il mio scopo ( l’ho ribadito rispondendo a Marabariota ) non era quello di censurare i mecenati ,ma quello di evidenziare perchè i giovani non partecipano più alla politica attiva. Mi trovi oggi ideali per cui combattere se anche gli intellettuali si arrendono ? Bene ha fatto Placido a dire la verita’ !
      Io sono ambidestro e non di sinistra, per cui ogni accanimento di tipo partitico-politico nei miei confronti è fuori luogo.Eppoi questo sito è Agora’vox e se ne conosci il significato è libertà di mettere e discutere in piazza le proprie opinioni .Non sarai certo tu ad impedire a me ed a tutte le persone libere, in regime di democrazia ,di poter liberamente parlare in piazza libertà.


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