mercoledì 15 maggio - Riccardo Noury - Amnesty International

A 48 ore dall’esecuzione la procura del Texas ammette che è innocente

Il 25 aprile 2022 Melissa Lucio fu salvata solo due giorni prima dell’esecuzione. A distanza di due anni, l’ufficio della procura del Texas ha ammesso che la donna è innocente e dovrebbe essere scarcerata.

Se ciò avverrà, la donna avrà trascorso 16 anni della sua vita in un braccio della morte, accusata di un delitto mai commesso.

Nel 2008 Melissa Lucio fu condannata a morte per l’omicidio intenzionale di sua figlia, Mariah Alvarez, di soli due anni. Si difese sostenendo che la bambina era caduta accidentalmente lungo una rampa di scale. Dopo cinque ore di brutali interrogatori, sotto shock per la morte della figlia, dichiarò di esserne responsabile.

Durante il processo, l’ipotesi che la piccola Mariah fosse morta accidentalmente non venne mai presa in considerazione. I giurati non ascoltarono mai le dichiarazioni rese dai fratelli e dalle sorelle di Mariah, che scagionavano la madre. Bastava la confessione iniziale. Il capo della procura distrettuale correva per la rielezione: una condanna a morte, l’ennesima della sua carriera, avrebbe portato voti.

Dopo il processo, un patologo forense analizzò la documentazione medica allegata agli atti giungendo alla conclusione che l’indagine sulla morte della bambina fosse stata “significativamente pregiudicata, non basata su prove e senza un’adeguata attenzione ad ipotesi alternative”. Notò poi come i referti medici fossero “coerenti con una causa di morte correlata a una caduta dalle scale”. Un altro esperto scrisse che alcuni elementi della testimonianza del medico legale statale erano “scientificamente indifendibili”“provocatori” e costituivano “una grossolana speculazione”.

Negli anni successivi, diversi giurati hanno messo in dubbio il proprio verdetto. Nel 2020 il caso è esploso col documentario “Lo Stato del Texas contro Melissa”, le cui proiezioni hanno contribuito, insieme a una grande campagna di Amnesty International, a fermare la macchina della morte due giorni prima della data di esecuzione.




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