mercoledì 16 marzo 2016 - SiriaLibano

Siria. Il rosso ha risvegliato il candore, versi per Naji Jerf

Boshra Kashmar, poetessa, moglie di  Naji Jerf  tra i mentori della rivoluzione siriana, assassinato lo scorso dicembre in Turchia, ha pubblicato questi versi sulla sua pagina Facebook. Alcuni siti tra cui Dawdaa li hanno ripresi e diffusi.

(di Boshra Kashmar, Dawdaa. Traduzione dall’arabo di Claudia Avolio).

1

Non eri completo… Perché morire, allora?

2

Perché mettono tutte queste pietre sopra al tuo corpo? Perfino il becchino ha paura di te? Credi che lui sia complice del crimine? Rispondimi senza irritarti per favore. Perché oggi sono stanca e non mi ricordo ciò che mi rattristava prima.

3

La tua bellezza non si addiceva alla vita? Per questo ti ha portato via da me!

4

Dammi un po’ delle tue carte e dei tuoi pensieri, e ciò che le pallottole non ti hanno permesso di portare con te. Ci è stato distribuito poco… La luce ci logorerà.

5

Ero impegnata di recente a cercarti e non ho avuto il tempo di domandarti dove hai lavato i piedi di nostra figlia ieri, prima che andassimo a dire addio a Marwan. Lei si è rifiutata di dirmelo. E io mi fido di te, lo sai.

6

Come posso dormire se tu ti svegli! Come posso svegliarti?

7

Tutto questo amore è per te? L’amore non resuscita i morti? Ti dice l’amore: Naji, alzati e sii contento, e sappi che il tuo rosso ha risvegliato il candore. Poi muori contento se vuoi. Ma non prima di avermi fatto dare un altro bacio caldo sulla tua guancia. Non mi piace il sapore del tocco freddo.

8

Imbroglione, tu lo sapevi! Altrimenti perché avresti assegnato le tue volontà in tempo!
Come hai chiuso su di noi le porte del mondo, ridendo? Dove hai nascosto la chiave?

9

Povero amore mio, somigli a tutti i poveri, hai ottenuto ciò che non hai chiesto, e hai chiesto ciò che non hai ottenuto.

10

E se toccassero il tuo cuore mentre dormi?

11

Insegnami a chiudere gli occhi… Senza palpebre.

12

Cosa nascondeva questo idiota sotto al mantello? Non sa che io imparo a memoria i mostri sul dorso del coltello?

13

Pochi metri prima della nostra strada?
Un taxi che era in ritardo?
La tua schiena riversa sulla strada, fiducioso dell’umanità di ogni assassino?
O la gioia che ti ha fatto dimenticare che ero affamata?
Chi tra loro ti ha ucciso?

14

Ho visto davanti a me, mentre aspettavo chi mi avrebbe portata al funerale, una camicia blu.
Non mi contraddire, la tua valigia è piena di abiti rossi, così come le pagine dei tuoi amici. Il blu è un colore appropriato.

15

Sono trascorsi due giorni e non sei tornato. Stai mettendo alla prova la mia pazienza? Va bene, non ti minaccerò di farti emigrare un’altra volta. Torni adesso?

16

L’effetto-farfalla! E io cos’ho fatto alla farfalla? Credi che le tue lunghe ciglia e le tue palpebre ammalianti l’abbiano fatta ingelosire? Mi scuserò con lei se necessario, perché questa presuntuosa sbatta le sue ali di nuovo. Tornerai?

17

Non hai bisogno di me per ogni cosa? Vuoi che ti traduca questa e-mail? Vuoi che ti revisioni un articolo? Hai tempo perché ti dica com’è stata la nostra giornata senza di te? Chi ti ha rattristato oggi tra i martiri? Chi di loro è passato da te e gli hai donato un incipit? Perché non dici nulla?

18

Ho messo le mie mani sui tuoi occhi come mi hai raccomandato: non è cambiato nulla? Non è ciò che mi hai promesso? Dov’è il grano?*

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 *Era stato lo stesso Naji a scrivere su Facebook (post ripreso in un video su Youtube), il 9 luglio 2013, questo post:

“Boshra…
Alla mia morte voglio che tu metta le mani sui miei occhi
E che il grano delle mani amate diffonda la loro luce”




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