venerdì 17 dicembre 2010 - Giorgio Bargna

Manipolazioni mediatiche

Da anni ormai non seguo più la televisione e leggo poco i quotidiani, convinto che raccontino verità costruite e destinate a manipolare il pensiero del cittadino, Preferisco informarmi (ed informare) sulla “Rete”…non che essa sia priva di pericoli, anzi, ma vi è di certo la possibilità di incontrare liberi ed onesti pensieri.

Diamo però un occhiata a come si sviluppa una offensiva mediatica per portare il cittadino su una determinata strada.

Innanzitutto occorre quotidianamente martellare l’ascoltatore (o il lettore, ma da ora parleremo, per concretezza, solo di ascoltatore) delle stesse fasce di notizie in modo da di influenzare opinioni, emozioni, atteggiamenti e comportamento delle masse.

Il manipolatore deve infondere nell’ascoltatore insicurezza e paura, sentimenti necessari per annebbiare il ragionamento del cittadino; al manipolatore, in collaborazione al suo committente, occorre che sussistano alcune condizioni, quali, ad esempio, un' inflazione alta e costante, una tassazione alta e non equa, una sistematica situazione di corruzione dilagante ed evidente, forze dell’ordine non all’altezza della situazione, disagi sociali atti a fomentare forme di razzismo, instabilità, oltre che debolezza della politica e sfiducia in essa.

Al lavoro dei media, magari anche della droga e delle “mode”, si associa anche quello più oscuro, ma non meno (anzi) importante, della scuola, con un insegnamento ai minimi termini e tendente a conformare i cittadini ad un unico pensiero, che uccida ogni idea autonoma e magari critica, martellando costantemente su stereotipi atti a vagliare ogni esperienza futura.

A questo punto, con la nostra mente annacquata ed abituata a pensare per meccanismi precostituiti, per i media il gioco è facile, basta creare messaggi credibili (non veri, ma ribadisco credibili) utilizzando varie fonti e semmai anche acclamati “opinion leaders”.

Quindi chi ci annebbia la vista opera più o meno così:

1)crea messaggi credibili, attenzione, credibili, non veri..alle volte quello che ci raccontano ci piace più della realtà

2)usa stereotipi assolutamente vaghi, adatti a menti ormai impigrite

3)utilizza diverse fonti di informazione che danno la stesa notizia con sottigliezze diverse ma comunque condizionanti

4)utilizza quelle figure definibili “opinion leader”, che sono quelle persone che compaiono in tutte le trasmissioni televisive e la cui fama viene costruita dai media, presentati come esperti del settore, vero o no che sia.

5) utilizza il meccanismo della ripetizione: più il messaggio passa, più sembra vero.

Mi fermo qui, potrei andare all’infinito e presentare degli esempi, ma ricercandoli in Rete potrete trovarli da soli.

Mi limito ad un semplice messaggio: ricominciamo a pensare con la nostra testa.

 

 

 

 



6 réactions


  • Simone Pardini Simone Pardini (---.---.---.241) 17 dicembre 2010 12:34

    Impressionante come stanno strumentalizzando le proteste di Roma


  • Doriana Goracci Doriana Goracci (---.---.---.212) 17 dicembre 2010 20:02

    Grazie per quanto hai scritto. Una volta, un bel po’ di tempo fa mi misi in testa di fare una ricerca sui mezzi mediatici e venne fuori Fame e sete di Tv: dal Papa al Duce
    http://www.politicamentecorretto.com/index.php?news=13449
    Te lo invio e mi interessa che lo leggi tu, in questo momento c’è ben altro da commentare...a proposito dei mezzi pubblici. Un abbraccio dalla rete.


  • Giorgio Bargna Giorgio Bargna (---.---.---.223) 17 dicembre 2010 21:52

    mi salvo il link e vedo di darci un occhio nei prossimi giorni Doriana
    grazie ad entrambi degli interventi


  • paolo (---.---.---.126) 18 dicembre 2010 11:45

    Se ci sono i manipolatori significa che ci sono anche i manipolati . Visto che è molto difficile intervenire sui manipolatori ,perchè altrimenti non sarebbero più tali ,venendo a mancare il prerequisito del poter manipolare , sarebbe ora che i manipolati , più schiettamente definiti, i coglioni , si dessero una svegliata . In una realtà relativistica esistono i furbi perchè ci sono gli scemi .

    L’unica speranza , però probabilisticamente poco realizzabile, è che la percentuale di chi ha gli strumenti della consapevolezza superi quella degli sprovveduti .
    Siamo ancora molto lontani da questo obiettivo, ammesso e non concesso sia mai raggiungibile.
    Sia chiaro che il mio non è un’invito alla rassegnazione , ma la semplice constatazione della realtà .

    paolo


  • paolo (---.---.---.126) 18 dicembre 2010 11:48

    Ho dimenticato di salutarvi tutti , articolo molto interessante

    paolo

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