giovedì 12 dicembre 2013 - Massimo Icolaro

La protesta dei Forconi figlia del servilismo popolare

Negli anni d'oro del clientelismo Andreotti ci avvertiva che "stavamo vivendo al di sopra delle nostre possibilità", erano anni nei quali i voti venivano pagati in moneta sonante, oppure la moneta di scambio erano cene opulente.

Successivamente con Mani Pulite ci siamo scoperti un paese pieno di corruzione, e ce ne sia un pochino meravigliati, un po' come il rapinatore che sgrana gli occhi quando viene arrestato.

Infatti era il risultato di tante piccole corruzioni locali, il fenomeno inquisitorio che si svolse a Milano negli anni 80.

Tante amministrazioni locali che avevano favorito, anzi imposto, clientelismo e nepotismo allo scopo di monopolizzare e strumentalizzare voti da porre sul piatto della bilancia delle segreterie locali e nazionali; intere famiglie a caccia di voti durante il periodo elettorale e di conseguenza, per premio assunzione con concorsi-farsa o altri escamotage meschini.

Ora si vorrebbe il pugno di ferro contro i politici corrotti dimenticando che essi rispondono a una specifica richiesta dell'elettorato.

Montesquieu nello Spirito delle leggi, pubblicato nel 1748, fonda la sua teoria sull'idea che "Chiunque abbia potere è portato ad abusarne; egli arriva sin dove non trova limiti [...]. Perché non si possa abusare del potere occorre che [...] il potere arresti il potere"

Va da se che qualsiasi nuovo movimento o partito per quanto "onesto" col tempo tende compiere atti contro il corretto impiego del denaro pubblico o emanando norme e leggi che favoriscono una parte della popolazione, di conseguenza una casta che sostituisce quella uscente. 

Abbiamo anche visto che i "nuovi onesti" della politica sono rimasti invischiati in meschine richieste di rimborso spese, quindi l'occasione fa l'uomo ladro? Come quel vecchio proverbio che ci insegnavano da piccoli?

E' legittimo quindi presumibile che anche i Forconi o associazioni che li fiancheggiano e che si affacciano sul palcoscenico della politica nazionale commettano nuovi errori, e c'è da aspettarsi che leader dell'attuale protesta possano candidarsi alle elezioni, nazionali ed Europee.

C'è da scommetterci che ci saranno strumentalizzazioni.

Ormai in una cosa siamo tutti d'accordo che togliendo di mezzo i corrotti, siano essi politici o dirigenti della Pubblica amministrazione le Finanze dello Stato possano marciare piu fluide e meno appesantite da orpelli inutili.

Come si sa in uno stato moderno l'unico potere in grado di calmierare lo strapotere politico è quello giudiziario, ma questo deve inevitabilmente prevedere il sequesto dei beni illecitamente accantonati, altrimenti è come se l'inquisito abbia soggiornato nelle patrie galere, ma poi il frutto delle malefatte lo possa sempre godere indisturbatamente.

Io credo che senza arresti e pesanti sanzioni per i corrotti (incluso la requisizione totale dei beni e la perdita al diritto della pensione maturata come gia accade altrove), siano essi politici o dipendenti pubblici le proteste, la rabbia per il sentimento di impotenza della gente di fronte alle ruberie più o meno legalizzate, possano incrementarsi anche se mediate e strumentalizzate dai cosiddetti Forconi o addirittura da Grillo e Berlusconi.

Non c'è spazio per i vari Masaniello e le loro logiche di propaganda, la gente vuole solo chiarezza, che i corrotti vengano messi in condizione di non pesare più sulle tasche di noi tutti!

Questo è un lavoro che può fare solo la magistratura, ma agile e in grado di intervenire, senza che debba dare spiegazioni alle varie lobbyes politiche, quindi agendo in maniera veramente autonoma.



2 réactions


  • (---.---.---.133) 12 dicembre 2013 13:13

    ...quest’oggi, come un fuline a ciel sereno, ho appreso che, dietro i "forconi" vi sarebbero, presumibilmente (perchè io non sono il fornitore della notizia), il ministero dell’Interno (vds gli scambi fraterni fra poliziotti e manifestanti) ed imprenditori occulti e forse altri? Una rete, che si collega in tutte le città d’Italia... Che sia di destra o sinistra poco importa, ma i militari della gdiF e dei Cc forse dovrebbero "stare in campana", non solo verso i manifestanti, se la notizia, chiaramente, corrispondesse, a verità.


  • (---.---.---.102) 12 dicembre 2013 19:10

    Io crederei nella magistratura 

    se un giudice si fosse specializzato in scienze morali e psicologiche , 
    se qualcuno lo avesse aiutato a esaminare a lungo i pregiudizi sociali che si porta dietro dall’educazione ricevuta e i complessi personali che ne incrinano la capacità di giudizio
    se avesse l’ attitudine profonda a cercare Verità e Giustizia come sommo bene dell’individuo e della società ,
    se fosse capace di liberarsi da ogni ambizione di carriera e esibizionismo personale
    se non appartenesse a nessuna associazione segreta o manifesta
    se non fosse portatore di interessi diversi da quelli di ordine collettivo
    se fosse sottoposto annualmente ad un esame pubblico dei comportamenti tenuti nel compimento dei suoi doveri
    se

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