martedì 21 agosto 2012 - Mazzetta

La follia di Karzai cancella la storia dell’Afghanistan dai libri scolastici

Il ministro dell’Istruzione Farooq Wardak ha spiegato che la decisione di cancellare parte della storia afghana dai libri di testo per le scuole è fondata sul superiore interesse nazionale. “La mia responsabilità è portare unità e non divisioni nel paese, non incoraggerò un’agenda dell’educazione che nutre divisioni”, ha detto alla BBC.

Il risultato di questa impostazione è che dai nuovi libri scolastici è stata letteralmente cancellata la storia degli ultimi 50 anni del paese, mezzo secolo eliminato. Niente atrocità dei talebani, nessuno dei numerosi colpi di stato, neppure la dominazione sovietica e la deposizione di Najibullah da parte dei mujaheddin, non la successiva trasfomazione di Kabul in un macello nel quale trovarono la morte oltre 70.000 persone. Il mullah Omar è citato senza che siano descritte le circostanze con le quali è salito al potere, le peculiarità del regime talebano e neppure come sia stato costretto alla fuga dagli americani.

Non si parla proprio di diritti umani, oggetto sconosciuto allo stesso governo di Karzai, di stragi, della condizione della donna sotto i talebani, delle tante atrocità commesse dai diversi regimi che si sono avvicendati negli ultimi decenni. Studenti, maestri e storici intervistati hanno ridicolizzato i testi, che appaiono un delirio allucinato persino ai bambini, che in casa hanno appreso altre storie e che non possono fare a meno di notare la rimozione della presenza di americani e NATO nel paese, rimossa dai libri dai storia, ma evidente non appena escono di casa. Tutti hanno parlato con BBC a condizione di non essere nominati, a dimostrazione che dieci anni di presenza occidentale non hanno cambiato molto.

Ormai è chiaro che riportare democrazia e diritti ad afghani ed afghane non era esattamente in cima agli interessi di Washington e alleati, tanto che i testi sono stati rivisti dagli americani prima della stampa, i quali non hanno trovato nulla da ridire a un’iniziativa che, prima ancora che censoria, appare demente.



5 réactions


  • (---.---.---.87) 21 agosto 2012 12:35

    Ma voi pensate che il popolo di un paese distrutto ed invaso da stranieri si preoccupa con democrazia? Loro vogliono che gli invasori vanno via, vogliono avere pace e libertà per decidere il meglio per loro, vogliono mangiare e non vedere i suoi parenti ed amici morire tutti i giorni... da stranieri. Democrazia ... in un paese distrutto. Fammi ridere.
    Clara dal Brasile.


  • (---.---.---.18) 21 agosto 2012 16:54

    Ho 45 anni, non so ora ma ai miei tempi il programma scolastico si interrompeva misteriosamente intorno alla prima guerra mondiale, pechè "non si arrivava a finire il programma", e questo mi è accaduto alle elementari, medie e superiori.
    Insomma la seconda guerra mondiale a scuola non mi è mai stata spiegata.
    Col senno di poi penso di avere capito i motivi.
    Qualcuno ha avuto la mia stessa esperienza?


    • (---.---.---.14) 23 agosto 2012 14:37

      Io, negli anni 90, sono arrivata fino alla caduta del muro di Berlino avvenuta pochi anni prima... Tutto merito del professore (più unico che raro) che seppe appassionarci, non certo dei programmi che risalivano in gran parte ancora a Gentile, con due minicapitoli sugli ultimi 50 anni di storia (cavoli, una specie di ritorno al futuro, abbiamo oltrepassato di gran lunga il programma ufficiale)...


  • حكيم النور (---.---.---.146) 21 agosto 2012 17:22

    Ai miei tempi invece era il contrario: si parlava quasi esclusivamente della seconda! Però non si diceva nulla di ciò che accadeva dopo..


  • Francesco Finucci Francesco Finucci (---.---.---.42) 21 agosto 2012 19:53

    sarei allucinato, ma non mi sorprendo più di nulla


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