martedì 9 aprile 2013 - Paolo Monarca

In Vaticano si scarica illegalmente (film, porno e serie tv)

A dare la notizia i "cattivi ragazzi" di Torrentfreak. Non proprio un'inchiesta, come l'ha definita il blog Big Browser di Le Monde, ma certamente una notizia che fa scalpore. 

"Sebbene 'non rubare' sia uno dei 10 comandamenti più famosi, non esiste nessun divieto che presciva di 'non copiare'", scrive "Andy" su Torrentfreak, chiamando in causa la testimonianza di tale Paul Flynn, un irlandese proprietario di un negozio di videonoleggio, che ha "denunciato" le sedute di cineforum della parrocchia locale. 
 
"Abbiamo visto Lincoln, ieri sera". Ma il film era al cinema proprio in quei giorni! Da qui la sconcertante scoperta: anche i preti scaricano illegalmente. Django Unchained, I miserabili, Zero Dark Thirty; i curati cinefili non si fanno mancare niente. 
 
Ma il vero peccato 2.0 denunciato dalla torrent-community è il download di materiale pornografico con IP proveniente dalla Città del Vaticano. I titoli che si possono leggere nella foto non lasciano spazio a molti dubbi...
 
Se la cosa può non stupire (la Chiesa ci ha abituato a scandali sessuali ben peggiori) la domanda assume caratteri teologici: "Non commettere atti impuri" vale anche su Internet? Il peer to peer è peccato? 
 
 
 


1 réactions


  • (---.---.---.30) 9 aprile 2013 15:14

    Condividere la conoscenza è una cosa molto cristiana tra l’altro,solo stati basati sull’ateismo forzato e sul darwinismo sociale possono usare proibizionismo contro cultura e libertà(pensiamo anche alla proibizione della cannabis voluta dall’ateissimo Du Pont).In questo va merito al Vaticano,mentre lo stato italiano si conforme come retrogrado,basato sull’ignoranza e sulla discriminazione.


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