La truffa dei senatori che dichiarano di volersi ridure di numero e nei
fatti non lo fanno è pesante, ma c’è stata una altra truffa simile e ancora più
irritante: molti partiti hanno dichiarato di volersi ridurre il futuro
finanaziamento pubblico e di volere ridurre quello "in corso" a favore
dei terremotati.
Lo hanno detto, ma NON LO HANNO FATTO. E così fra due gg, autoamticamente, domenica 1 luglio, si intascheranno i soldi a cui hanno pubblicamente dichiarato di rinunciare.
attualmente
gira una petizione URGENTE a Monti perchè provveda con decreto a
costringere quei delinquenti a mantenere le loro promesse: ormai è
l’unica via possibile!
http://www.avaaz.org/it/italy_monti...
"Vi chiediamo di riunirvi urgentemente e di adottare una legge
d’emergenza per trasferire i 91 milioni di euro di rimborsi elettorali
dei partiti ai terremotati. In tempi di ristrettezze economiche, i
leader politici devono garantire che le nostre risorse vadano a quelli
che ne hanno più bisogno. I partiti hanno promesso di dare una mano per
la ricostruzione: sta a voi costringerli a rispettare la parola data".
Monti dovrebbe rappresentare il governo
"perbene". Con questa richiesta si vedrà se è vero o se un complice
"ripulito" della banda di ladri che dice di rappresentarci.
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E’ una vergogna: nonostante la promessa di trasferire i loro
contributi pubblici alle vittime del terremoto, i partiti se li
intascheranno tutti il 1° luglio! Solo Monti può accendere i
riflettori su questo scandalo e garantire che l’aiuto concreto vada a
quelli che ne hanno più bisogno, ma solo se oggi saremo in tanti ad
appellarci a lui.
I partiti hanno promesso di destinare i 91
milioni di euro della prossima tranche di finanziamento pubblico alla
ricostruzione in Emilia e a L’Aquila, ma per far sì che questi fondi
vadano alle vittime del terremoto devono adottare una legge entro il 1°
luglio, giorno in cui riceveranno i soldi. I partiti però hanno
deliberatamente perso tempo in Parlamento così da affossare la legge e
intascarsi i milioni di euro. Alcuni senatori si sono rivolti a Monti
per chiedere di adottare una legge d’emergenza per fermare questa presa
in giro, e un appello accorato da tutti gli italiani potrebbe
convincerlo a farlo.