mercoledì 24 agosto 2011 - Mazzetta

Arriva un’altra ondata di cable da Wikileaks

Sono 35.000 i cable che in queste ore Wikileaks sta mettendo in rete, questa volta tutti insieme e senza che siano accompagnati da accordi con qualche testata che ne contestualizzi il contenuto. Si tratta di messaggi proveninti dalle ambasciate di: Taiwan, Libia, Cina, Israele, Russia, Venezuela, Indonesia, Siria, Somalia, Bahrein, Sudafrica, Yemen, Cuba, Germania, Iran, Afghanistan, Polonia, Francia, Turchia, Romania e Ruanda. Una massa di dati grezzi da esplorare ed interpretare (4000 da Israele, 5000 da Taiwan, 3000 dalla Cina per esempio), messi a disposizione di chiunque voglia cimentarsi, giornalista o semplice curioso, nel tentativo di capire e vedere la diplomazia statunitense all'opera "dal vero" e senza veli. Nel mucchio c'è anche il messaggio di congratulazioni di Gheddafi per l'elezione di Obama, profetico dove afferma: "Il punto principale e che i Neri non devono avere un complesso d'inferiorità e imitare gli Yankee". Chissà se ora il Rais non si sia pentito della gioia espressa "dal profondo del cuore" per l'elezione del presidente che, imitando i suoi bellicosi predecessori, ha determinato la fine della sua lunga dittatura sulla Libia.



2 réactions


  • (---.---.---.189) 25 agosto 2011 13:02

    Sto seguendo su google news la voce wikileaks e ho notato con mia rammarica che la diffusione dei nuovi 35 mila cables non è rilanciata da nessun giornale eccetto AgoràVox.

    La censura vige imperterrita su:

    La Repubblica, Il Corriere della Sera, La Stampa, Libero, Il Giornale, il sole 24 ore

    e la miriade di giornali on line importanti come Lettera43 (che spero darà la notizia in futuro), il Post, ecc


  • (---.---.---.189) 25 agosto 2011 13:17

    Bene, il Post ha pubblicato (ieri) un articolo:

    http://www.ilpost.it/2011/08/24/wik...


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