(---.---.---.249) 10 ottobre 2009 23:43

Non firmerò l’appello. Non lo sottoscriverò perché credo che l’immagine femminile sia ora degradata e mercificata a causa di una "macchina perversa" attivata proprio dallo stesso mondo femminile. Andiamo a chiedere dignità ora quando in passato il movimento femminista ha avviato una lotta che (se per alcuni aspetti ha avuto senz’altro un suo fondamento, per altri) ha prodotto ripercussioni negative che oggi sono sotto gli occhi (per chi vuole vedere) di tutti?!
Andavano dicendo che la donna è ugale all’uomo ... e questo mi va bene nel momento in cui io, donna, svolgo lo stesso lavoro di un uomo: certo che ho diritto di percepire lo stesso stipendio; anch’io, donna, ho gli stessi diritti dell’uomo, il mio pensiero non è certo inferiore al suo eccetera eccetera. Ma portare oltre il discorso, su di un pianto di totale uguaglianza per la liberta, è forse stato un errore. Così, così facendo, si è pensato di essere più libere perché finalmente uguali all’uomo. Anzi, più dell’uomo!
Io, sinceramente e con tutta onestà, credo che forse il discorso doveva essere portato condotto diversamente. Io avrei detto e dico ora che la donna e l’uomo hanno pari diritti perché essere diversi! Io, francamente, non condiivo il pensiero della donna che afferma di essere uguale all’uomo ed anzi più forte! No, io sono diversa dal maschio, ho una forza che è diversa dalla sua, ho un pensiero diverso dal suo, fisiologicamente sono diversa da lui! Nell’affermare di essere diverse, davvero secondo me sta la vera forza e la vera battaglia delle donne, La VERA LIBERTA’ dell’essere femminile.
Come si è ridotta la donna? In nome di una libertà apparentemente conquistata si è completamente spogliata, insegue la carriera, si vanta quasi del fatto (forse per snobbismo) di non sapere neppure lavere i piatti, cucinare un piatto di pasta, allattare il figlio ... perché tanto c’è la paternità. E’ così che la femmina si è spogliata, venduta, deprezzata, spersonalizzata, distrutta, ha perso dignità!
Per riacquistare diginità la donna, in questo momento storico e secondo il mio punto di vista, non deve andare a dire basta alla sua (nostra) strumentalizzalizzazione, basta al modello della donna oggetto ... Io credo davvero che la dignità femminile si possa riconquistare partendo proprio ed anzitutto da un principio naturale: non è necessario leggerlo su chissà quale manuale o andare a scuola per impararlo. Il principio secondo cui per natura vi sono i maschi e le femmine: due esseri per natura diversi e con ruoli per natura diversi; l’uomo apporta un suo contributo con le caratteristiche che gli sono proprie; la donna il suo con le caratteristiche che le sono proprie ... ciascno con il proprio ruolo. Insomma, è affermando questa bella e naturale DIVERSITA’ che davvero la donna portà riprendersi una dignità da lei stessa, certo con il contributo sociale, gettata al vento. E si sa mai che il maschio, percependo una vera e forte identità femminile diversa dalla sua, si possa sentire più uomo.
Più si va avanti e più credo che occorra tornare indietro. Io, personalmente, mi sento gratificata e davvero femmina quando lavo, stiro, preparo pranzo e cena, mi occupo delle faccende domestiche (che peraltro impegnano) e non per questo mi sento debole, ignorante, "antica", repressa, "schiava". Tutt’altro! Mi sento libera perchè capace di muovermi nel mio ruolo naturale. Perchè sicura della mia identità femminile: che per me siginfica sentirmi diversa dal maschio e quale parte che proprio perché diversa con lui si unisce.
Io vorrei che il mondo femminile riprenda il suo ruolo, ma lo riprenda prima dentro sè! Poi, una volta ripreso, credo che tutto faccia il suo corso senza necessità di alcuna manifestazione.
E’ nell’affermare (prima a se stesse) la propria DIVERSITA’, nell’accettare di essere BELLE perché diverse che si trova la forza e la dignità delle donne! Non sono "gli altri" a spogliarci, siamo noi che ci facciamo spogliare perché, in fondo, forse non sicure di un’identità femminile che se c’è ... non ha bisogno di svestirsi per farsi vedere. Si mostra da sè, viene fuori spontaneamente.
Questa, la mia "idea" di dignità della donna.
Stefania Pellegatta


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