PARIA (---.---.---.74) 28 settembre 2009 18:07

Egr. Agostino Spataro
a ben pensarci l’analisi è meno complicata di quanto possa sembrare. Il marasma siciliano, l’instabilità del quadro politico, sono prima di tutto figli della guerriglia interna al PDL. Miccichè, dell’Utri da un lato, Alfano, Schifani e area catanese (Firrarello, Castiglione), dall’altro. E’ una guerra di posizione. Chi più resiste l’avrà vinta. Non credo che una frattura di tal tipo sussista a livello nazionale, dove Berlusconi esercita ancora un controllo massivo sul PDL.
Certo vi è qualcosa di più: lo smantellamento del sistema di potere cuffariano, sostituito da uno lombardiano.
Il PD che potrebbe fare in tale contesto, non lo sò, anche perchè è marginale. Al massimo potrebbe sostituire l’UDC. MA mi chiedo: con quale peso sul piano programmatico, operativo?
Non sono d’accordo con lei quando parla di aggregazione di blocco sociale, cosa intende, delle liste civiche a dimensione regionale? I risultati non sono mai stati esaltanti (quantomeno a livello degli enti locali), mentre convengo con il resto dell’articolo, ossia che il risultato di tutto ciò è la paralisi politico-amministrativa.
Vorrei semplicemente fare notare che le pur poche riforme fatte approvare da Lombardo non sono poi così tanto male da buttare via: sanità, consorzi di bonifica e da ultimo ATO rifiuti, se solo si avesse il coraggio di condurle in porto secondo le finalità asserite e non farne strumento di mera sostituzione di classe dirigente con altra più vicina ai satrapi del momento


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