Agli egizi forse conveniva lasciar governare Morsi, che almeno non apparteneva alla immarcescibile, onnipresente, onnipotente, casta militare.
Non è nemmeno questione di nomi e di persone: magari al-Sisi, da civile, sarebbe un ottimo presidente, è questione di "sistema" di potere.
Quello attuale, che dura da 70 anni, è opaco, autoreferenziale, autoritario, e dunque anche inefficiente riguardo alla valorizzazione delle risorse del Paese.
Molto dipenderà dalle scelte della Amministrazione USA, visto che la casta militare è fortemente dipendente dal suo supporto.
Al suo primo mandato Obama, dopo lo storico discorso del Cairo, aveva consentito che l’Egitto aprisse la prima parentesi democratica della sua lunghissima storia. Purtroppo i neocon lo ridimensionarono molto rapidamente, e la parentesi si chiuse. Chissà, forse Trump vorrà riprovarci.
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