paolo (---.---.---.49) 11 luglio 2018 17:12
A parte il fatto che ha ragione Asini nel sottolineare che i "diritti acquisiti" sono stati più volte violati. Oltre alla soglia di pensionamento della Fornero, che ha prodotto una massa di esodati senza lavoro e senza pensione, pure le perequazioni sull’assegno pensionistico sono state bloccate per anni e poi restituite parzialmente con percentuali a scaglioni e al ribasso. Non erano diritti acquisiti ?
Ma la questione non si può ridurre al mero calcolo retributivo o contributivo. Dal 2012 il metodo è solo il contributivo. Per quelli che avevano maturato almeno 18 anni al 1995 il calcolo è sul retributivo poi dal 2012 diventa contributivo.
Ma la questione non deve essere affrontata soltanto in termini di tenuta dei conti INPS. I versamenti pensionistici sono "un contributo " alla pensione, non devono essere la "copertura " della pensione.
Perché altrimenti a che serve la fiscalità generale ?
Ciò detto la questione va sostanzialmente posta come principio di giustizia che deve colpire la dove ci sono palesi squilibri, come nel caso di pensioni che non si giustificano in alcun modo. Mi sembra che tentare di far credere che tolto il privilegio tutti cadano sotto la scure dei tagli sia una operazione un pò cialtronesca, come il dire che tolti i vitalizi non si risparmia che una manciata di milioni di euro.
Intanto cominciamo a farlo. Per una questione di giustizia sociale.

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