Retromarcia >
VERA palla al piede di un sano ed efficace rilancio del paese è la grossa fetta di elettori sempre “sensibili” a facili promesse e a mirabolanti soluzioni frutto di colpi di bacchetta magica.
DOPO un quinquennio di affabulanti metafore RENZIANE sono ancora tanti a scommettere su emergenti “stregoni” in grado di rimbombare dentro i mass-media.
NEI FATTI seguono una serie di “si, però ..” e persino l’auspicio di un’investitura “superiore”. Passerella di forze (soggetti) destinate a complicare il quadro politico.
Altro che la speranza di una stabile, coesa e qualificata squadra di governo, foriera di risultati costruttivi.
Eppure è noto che all’interno dei partiti “tradizionali” esistono diverse scuole/linee di pensiero e che si registrano periodici avvicendamenti e/o “distinguo” (e non rottamazioni) tra i vari esponenti guida, sulla spinta della realtà che evolve.
Ergo. Una MIRATA articolazione del voto dato a tali partiti favorisce e accredita il cambiamento auspicato e le relative misure attuative.
Sintesi.
NON basta “faccia” ed appeal del leader carismatico di turno a migliorare la situazione.
Le “novità” vanno bene purché non prefigurino un salto nel buio.
PUNGOLARE referenti politici già noti e testati è andare Avanti con Metodo e …
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