paolo (---.---.---.49) 7 dicembre 2017 14:44

Lecito dubitare.
Non credo che interessi a nessuno se il proprietario di Amazon è uno degli uomini più ricchi del mondo, mentre dovrebbe essere compito della politica e delle istituzioni vigilare sul rispetto delle leggi, specie in materia fiscale, e della dignità dei lavoratori, cosa che non mi sembra nelle corde dei nostri governanti.
Gli stessi e- commerce internazionali che operano in Italia, operano in tutto il mondo.
Il successo di Amazon (vale per ebay ecc.. ) sta nella comodità di avere a portata di click qualsiasi oggetto di interesse, potendolo visualizzare e valutare stando comodamente di fronte ad un pc. A prescindere dalla convenienza del prezzo che comunque, da acquirente abituale ( soprattutto Amazon- ebay ), posso confermare quasi sempre alquanto vantaggioso.
Il servizio consegna, nel caso poi specifico di Amazon, specie in modalità "prime", è quasi in tempo reale, ovvero paragonabile ad un acquisto diretto.
Come in ogni transazione commerciale non si è esenti dal rischio di merce difettosa. Nei rari casi che mi sono capitati i rimborsi sono stati rapidissimi.
Certo verissimo che le recensioni vanno prese con le molle, ma ho potuto constatatare moltissime recensioni a due stelle se non perfino una, quindi estremamente negative. Ergo deduco che il caso di Elena sia da derubricare come fatto singolare.
Poi sulle implicazioni di carattere etico e sociologico si aprirebbe tutto un capitolo a parte.


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