Verticismi >
Da vari anni assistiamo all’apoteosi mediatica del leader carismatico assurto a “guida suprema” di un gruppo politico.
Complice la lunga crisi, questo s’è accompagnato alla “frammentazione” di una offerta politica sempre più volta a inseguire bisogni ed aspettative delle differenti categorie di cittadini. A TUTTO DISCAPITO della governabilità complessiva del paese.
Adesso si scopre e si lancia l’allarme contro un risorgente “spirito” fascista ed i correlati rischi per il nostro sistema democratico.
Delle due l’una.
O si contesta, fino in fondo, la carica demagogica di certi soggetti posti al vertice di ristretti gruppi di potere in ragione delle loro ”fascinose” qualità comunicative.
Oppure è segno di un mix di incompetenza e miopia il non avere, finora, intravisto i prodromi della possibile ascesa di un nuovo personaggio che diventi “alfiere unico” di teorie populiste, peraltro collaudate.
Diversi MILIONI sono i cittadini (giovani e meno) che, delusi, sfiduciati, costretti a sopravvivere arrangiandosi, formano il terreno fertile per un messaggio politico di massa.
Quesito
Perché seguire 4-5 leader carismatici quando ne può bastare uno?
Una struttura di tipo piramidale (verticistico) è destinata a svilupparsi fino ad incrociare il suo apice.
Il “culto” mediatico del leader e l’emarginazione del “diverso” non appartengono solo ad un paventato neofascismo.
Si cominci dall’esautorare i clan “esclusivisti” di Primi Super Cives attenti a prerogative, interessi …
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