kindlyreqd (---.---.---.75) 11 giugno 2017 03:02

Dopo aver letto questa descrizione, mi sono chiesto perchè. Perchè fare una deposizione così dettagliata ed agghiacciante, perchè non dire semplicemente "l’abbiamo strangolato e poi sciolto il cadavere in acido"? Perchè tutti questi particolari che nulla aggiungono alla verità dei fatti, che non sono giustificati dalla volontà (del tutto assente) di collaborare con la giustizia e che mostrano solo la ferocia e l’indifferenza per la vita umana di chi li ha commessi mettendolo in tal modo nella peggiore luce?

E questo è il racconto (e quanto di simile o peggiore descritto in altre deposizioni), fatto da una persona che non ha mai ritrattato, non si è mai pentito e con il suo comportamento ha sempre dimostrato che rifarebbe tutto ciò che ha fatto.
La risposta che mi sono dato è solo una: costui, continuando a svolgere il ruolo che forse svolge tuttora, ha volutamente e scientemente fatto una descrizione la più dura e cruda possibile per dare un messaggio, il tipico avvertimento mafioso del tipo "Attenti! Questa è la fine che facciamo fare ai cornuti ed ai loro cari !".
Non trovo altra spiegazione. A fronte di un a tale considerazione, questa diatriba a mio parere perde molto di significato. Non c’entra nulla la vendetta, come pure la pietà per un uomo che si avvia al termine della sua vita: qui c’è un un individuo che neppure chiede clemenza in nome di un cambiamento avvenuto nel proprio animo, ma sfrutta con un ricatto morale i buoni sentimenti del prossimo, sentimenti di cui è privo e che non rispetta, per il proprio vantaggio. E c’è da scommettere che se lo si accontentasse, invece di esserne grato, se ne farebbe beffe e vanto con i suoi compari.



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