pv21 (---.---.---.233) 20 maggio 2017 12:03

Pragmatismo >

Fino ad una 60na d’anni fa nelle nostre campagne l’improvvisa perdita di un vitello era vissuta peggio dell’accidentale dipartita di uno dei componenti più giovani del nucleo familiare.


OGGI sono varie migliaia i bambini non accompagnati che ci arrivano dai paesi più disastrati (carestie, lotte tribali, schiavitù, ..).

Per le famiglie di origine il fatto di vederli andare via significa sperare che abbiano miglior fortuna e, da subito, avere una bocca in meno da sfamare.

Ovvero. Nel caso dei bambini viene messa in conto anche la possibilità di non averne più notizia. Quando invece a partire è un componente quasi adulto si aspetta con ansia che si rifaccia vivo mandando un po’ di soldi.


In buona sostanza.

Si tratta di prendere atto che anche questo fa parte della dura realtà della vita.

CAVALCARE la “gravità” di siffatti eventi sfoderando mirabili spunti “solidaristici” e slanci  “buonistici” da paese benestante è del tutto superfluo, se non deplorevole.


Diritto di parola ha solo chi è concretamente intenzionato a farsi carico, fino in fondo, di offrire una “dignitosa” prospettiva di vita a ciascuno di quegli esseri umani.

Tutti i problemi vanno affrontati senza alterare valore e significato di Parola e Merito


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