Truman Burbank Truman Burbank (---.---.---.242) 10 maggio 2017 14:46

Giannuli è bravo, è abituato ad approfondire e, almeno per quanto ne so, non ragiona per schieramenti precostituiti. Il che mi farebbe dire che è prezioso, più che bravo.

Eppure in questo caso non mi convince. Del resto a me non interessa difendere qualcuno, ma capire i fatti.

Intanto Maduro non ha sciolto il Parlamento, cosa che non è sua prerogativa, ma piuttosto è stata la Corte suprema a esautorare il Parlamento (presumibilmente su sollecitazione di Maduro, certo). Ma ciò succedeva a fine marzo e la delibera è stata ritirata dopo pochi giorni. Andrebbe pure detto che sulla composizione del Parlamento c’è un forte contenzioso, dovuto a un buon numero di eletti (contrari a Maduro) la cui elezione appare fortemente irregolare. Senza questi eletti irregolari la maggioranza del Parlamento sarebbe a favore di Maduro.

E qui non ne so abbastanza, quanto sono irregolari questi eletti? Insomma è un pretesto oppure il colpo di Stato l’hanno commesso gli eletti abusivi nel Parlamento? (Capovolgendo la maggioranza parlamentare con voti falsi).

Poi Giannuli sostiene che "Maduro ... fa sparare sui manifestanti". Ormai ho visto troppe rivoluzioni colorate per non sospettare di questi spari sui manifestanti. Non ho difficoltà a ricordare che a Kiev erano gli oppositori a sparare sulla folla, per poi dare la colpa a Yanucovich. In precedenza operazioni del genere erano state fatte nei Paesi baltici. E ancora più di recente abbiamo visto tutti i giornali che davano addosso a Bashar al-Assad perché aveva gassato i suoi cittadini, ma le prove non sono mai state fornite, anzi ci sono fondati motivi di credere che i gas li usassero i ribelli.

Insomma, nelle rivoluzioni colorate c’è un modus operandi ben riconoscibile, del resto sono tutte basate sullo stesso Field Operating Manual (no, non ce l’ho il manuale, ma so riconoscerne la presenza) e in Venezuela ci sono troppe analogie con situazioni già viste.

Le domande di Giannuli in questo caso mi sembrano domande sbagliate, e non esistono risposte corrette a domande sbagliate. Solo i totalitarismi, gli stati di polizia, pretendono sempre la risposta (quella "giusta") alle loro domande. Chi ha potere fa le domande che vuole e il suddito deve rispondere. Al di fuori di questi casi le domande di chi pretende di sapere le risposte sono solo artifici retorici.

 E qui Giannuli mi fa notare che comunque "Maduro è un criminale". Qui mi volgo al passato, la Russia devastata da Yeltsin, folle ubriacone corrotto e venduto, la Russia che conobbi con tristezza all’inizio degli anni ’90. Poi arrivò Putin, quel criminale di Putin, credo direbbe Giannuli. E la Russia si riprese. Ce ne vorrebbero di più di criminali così.


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