pv21 (---.---.---.96) 3 maggio 2017 17:55

REPLICANTI >

Una volta preso atto del calo del 35%, la partecipazione alle primarie del PD offre tipologie di schieramento analoghe al dicembre 2013.


PRO M Renzi segretario. Quelli che intendono fare ancor più tesoro di una certa smaliziata “scuola” democristiana. Quelli che puntano a reiterare un qualche tipo di beneficio-vantaggio riproducendo la solita rete di legami “personificati”.

Dall’altra parte, come nel 2013, quelli che s’ostinano a contrastare dall’interno il progetto di una congrega verticistica ed “esclusiva” fatta a immagine e somiglianza dell’unico sommo leader.

Sullo sfondo gli irriducibili nostalgici di scelte-passioni ormai datate.


TUTTI quanti hanno temuto che una troppo bassa affluenza andasse a inficiare la “rappresentatività” del partito ed a delegittimare la continuità della vigente “formula” di governo.

Non è un caso se tra detti diversi schieramenti sussiste ancora il rapporto di 70 a 30.


E ora?

Sentire il premier-segretario uscente che parla di “fase nuova” e di “pagina bianca” tutta da scrivere lascia, quanto meno, perplessi.

E’ lo STESSO condottiero che con i suoi “fidati” paladini ha guidato il Pd e il paese negli ultimi 3 anni. Lo stesso che di “mirabolanti” promesse e riforme “epocali” ha fatto la chiave di fama e successo.


MA adesso, sentenzia, non è tempo di guardarsi indietro.

Non vuol sentire parlare di “rivincita” su chi ha detto No al suo referendum.

Anche perché dovrebbe prendersi la “rivincita” su quel M Renzi che per 1000 giorni ha assicurato di saper “trasformare” l’Italia nella locomotiva d’Europa.


Ergo. REPLICANTI davvero temibili sono quelli che, per convenienza, sono pronti a rimodellare il proprio sembiante.

Al di là dei toni usati, proclami suadenti e obiettivi “scontati” non difettano in un Dossier Arroganza


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