pv21 (---.---.---.30) 28 gennaio 2017 19:23

QUALE “premio” >

Il dibattuto “premio” di maggioranza, a seconda del suo impianto, può comportare delle implicazioni molto differenti per la “rappresentatività” della volontà popolare.

Un confronto.


Può essere una percentuale aggiuntiva (massimo 20%) di quella effettiva raccolta nelle urne dalla lista (coalizione) che ottiene più consensi.

Tipo di “premio” che incrementi il numero complessivo di seggi attribuiti alla lista (coalizione), ma solo fino a raggiungere la percentuale del 52% di quelli disponibili.

NON esclude peraltro l’ipotesi che sia in Parlamento che si debba cercare di costituire una “compiuta” maggioranza di governo frutto della convergenza programmatica di alcune forze politiche ivi rappresentate.


Caso alternativo

Alla lista (coalizione) più votata, che raccolga almeno il 40% dei consensi espressi, viene attribuita in “premio” la maggioranza assoluta (54%) dei seggi disponibili.

In tal modo avrà, da subito, tutti i numeri per comporre e sostenere da sola un proprio governo.

Da annotare.

La lista (coalizione) che primeggia e assomma il 40% di consensi nelle urne, potrà governare il paese per 5 anni, anche eludendo bisogni ed aspettative espresse (volontà) dal restante 60% dei votanti. Viceversa.

SE si ferma solo al 39,9%, non avrà diritto a siffatto “premio” e alla connessa possibilità di governare.


Postilla.

Nella Sentenza n. 1/2014 della Consulta che ha cassato il cosiddetto “Porcellum” è scritto che il “premio” di maggioranza può produrre "una oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica".

Appare difficile negare che una soglia del 40% (così rigidamente fissata) non configuri la linea di demarcazione per una sorta di ballottaggio rispetto ad una “predeterminata” percentuale di consensi. Ovvero.

In termini di “rappresentatività” della volontà popolare non è affatto facile cogliere una sostanziale differenza tra il 39,9 ed il 40% dei voti validi.

Tanto più se a fronte di un tasso di astensioni e schede non valide superore al 45% del corpo elettorale.


Di aspiranti “marionettisti” abbonda la casta di Primi Super Cives attenta a interessi, privilegi …


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