pv21 (---.---.---.30) 29 gennaio 2017 18:15

Purchessia 40% >

Il prof D’Alimonte è uno dei portavoce di quella categoria di “esperti” che concepiscono una Legge elettorale solo come sistema meccanicistico atto ad insediare una solida maggioranza di governo.

Ossia: solo se “il voto decide chi governa”.


Visto che la Consulta ha appena dichiarato incostituzionale il sistema del ballottaggio ora emerge il problema, non semplice, di fare in modo che una lista (coalizione) politica raggiunga la soglia del 40% dei consensi e venga “premiata” con la maggioranza assoluta (54%) dei seggi disponibili.

In alternativa una maggioranza dovrebbe costituirsi in Parlamento quale frutto della convergenza programmatica di alcune forze politiche ivi presenti. Maggioranza di governo per sua natura “fragile” in quanto esposta a sopravvenuti distinguo, se non defezioni.


Ecco allora il rimedio proposto.

STABILIRE delle “soglie di ingresso” abbastanza alte da spingere i votanti a puntare solo sulle 2-3 forze politiche con più largo seguito.

In sostanza.

Nel caso del ballottaggio, come nel caso di una siffatta “forzata preselezione” delle proposte in campo, il livello di partecipazione del corpo elettorale risulta essere una componente obsoleta, negletta, se non addirittura “penalizzabile”.

Ossia.: meno vanno a votare e più crescono le possibilità che la quota del 40% sia raggiunta.


Con buona pace dell’incipit della Costituzione che proclama la repubblica “democratica” e la “sovranità” che appartiene e viene “esercitata” dal popolo, previa elezione della propria “rappresentanza”.

Anche nel paese del Barbiere e il Lupo non difettano soluzioni davvero singolari …


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