pv21 (---.---.---.128) 22 gennaio 2017 19:28

Cosa NON fare >

A fronte di eventi eccezionali è iniziativa pregevole promuovere anche raccolte pubbliche di fondi al fine di contribuire all’onere di esigenze basilari ed urgenti.

Questo non si può dire circa la campagna di solidarietà che è stat attivata, per ben 3 volte, dalla Protezione Civile tramite il n. 45500. Nel merito.


E’ BENE ricordare che all’avvio è stato suggerito di scegliere tale donazione piuttosto che optare per raccolte di beni di uso contingente (cibo, vestiario, utensili, ecc).

IN SEGUITO si è aggiunto che tali somme concorreranno alla futura opera di “ricostruzione”.

Senza tuttavia chiarire che per esaurire la fase “preliminare” di elaborazione e di autorizzazione all’impiego serviranno diversi mesi. Oltre al fatto che per un’adeguata “ricostruzione” si prevedono capitoli di spesa nell’ordine di 3-4 miliardi di euro.

Ergo.


Fare APPELLO alla solidale generosità dei cittadini ha senso solo a fronte di riscontro tangibile e immediato dei benefici prodotti.

Trasparenza e rapidità operativa devono quindi essere le prime caratteristiche dello strumento amministrativo attivato. Già disponibile oppure da predisporre.

Sono le crude immagini delle esigenze-difficoltà in atto che spingono il cittadino a mettere mano al portafoglio. Ed insieme la speranza di constatare “presto” un qualche effetto positivo di tale gesto.


Altrimenti subentrerà la sgradevole e frustrante sensazione di una iniziativa dal mero sapore demagogico.

PROPRIO in caso di donazioni solidali è essenziale il valore e significato di Parola e Merito


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