la libertà di poter accedere a tanti strumenti e a tante informazioni è respiro di vita. Sta a noi poi utilizzarli nel modo più opportuno, o anche per contribuire alla diffusione di un loro uso migliore. Non ha senso condannare gli strumenti: questo avveniva nel medioevo, quando un manipolo di "sapienti" orientava le coscienze in modo "divino"...
Lo abbiamo definito "oscurantismo"...