PROPOSTA >
DOPO un terremoto occorre rimuovere dai centri abitati colpiti delle grosse quantità di macerie e rottami di ogni tipo, nonché ripristinare la viabilità compromessa e il normale utilizzo delle strutture ancora agibili.
TUTTI interventi a prevalente impegno manuale da eseguire secondo precisi criteri e con una serie di cautele. Da cui la supervisione e il coordinamento di vari organismi pubblici (Protezione Civile, Polizia, VVFF, ecc).
Ecco il punto.
Tra i molti immigrati pressoché nullafacenti e quindi disponibili potrebbero essere individuati non pochi gruppi di uomini, giovani e baldi, in grado di fornire un sostanzioso contributo.
Non sarebbe affatto problematica una loro temporanea dislocazione nelle immediate vicinanze. Una volta attrezzati gioverebbero all’operatività e alla tempistica dei piani di intervento.
Non solo.
Nell’ottica di un’eventuale futura accettazione e integrazione tale apporto dato alla ricostruzione sarebbe il loro miglior biglietto da visita.
Un modo proattivo (di tangibile reciproca convenienza) di affrontare le problematiche di Integrazione e Naturalizzazione …
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