(---.---.---.24) 3 marzo 2015 17:00

Caro Paolo,

mi stupisci con i tuoi incipit filosofici. Forse un po’ di religione può aiutare a dipanare il dubbio (credo che tu colga il parallelo).

Volevo solo far notare che di molti politici hai mostrato l’incoerenza "politica", e hai fatto bene. Però hai aggiunto la tua solita frecciata a Grillo su un argomento che politico non è, perché Grillo se l’è presa coi giornalisti e nessun altro, dicendo una sacrosanta verità: e cioé che i giornalisti praticano il sensazionalismo acritico. Grillo è particolarmente sensibile su questo, sia per esperienza diretta (personale e di partito), sia per amicizia verso Paoli.

Intendiamoci, l’uscita di Grillo non è piaciuta neppure a me, non fosse altro perché non aveva nulla da guadagnare e tutto da perdere, a fare quelle affermazioni. Però, non è stato incoerente. Tu che sei informato lo dovresti sapere che a Grillo non piacciono i giornalisti. Io stesso ho commentato sul blog, in passato, asserendo che bisognerebbe limitare queste sfuriate contro i giornalisti - ormai ne sono state fatte abbastanza.

Per finire, direi che probabilmente Paoli è colpevole. Ma per correttezza scrivo "probabilmente", perché, giustamente, la colpevolezza va prima appurata. Diversamente da molti altri: Berlusconi e molti esponenti del suo partito, per esempio. Quindi, "Berlusconi sì e Paoli no" (o viceversa). Augh.

P.S.: la differenza fra qualcosa che non esiste e qualcosa che esiste ma non è percepibile può essere colta dai puri di cuore, dai religiosi, e dai filosofi.

Ciao, Gottardo


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