paolo (---.---.---.40) 8 novembre 2014 10:09

E no cara Doriana , non sono assolutamente d’accordo con te .
Premetto che non conosco il caso di questi attivisti NOTAV e neanche mi interessa entrare nel merito .
Ma in un paese civile vige , o meglio dovrebbe vigere , il principio della responsabilità .Se commetti un reato ,e incendiare proprietà altrui (siano esse pubbliche o private) lo è a prescindere ,paghi o dovresti pagarne le conseguenze .Non sono giustificabili atti di questo genere con argomenti in stile buonista del tipo "colpevoli di amare la loro terra e difenderla " . Ci sono sedi dove tentare di far valere democraticamente le proprie ragioni ,altrimenti sarebbe il caos sociale ,ognuno troverebbe valide ragioni per dar fuoco o distruggere qualsiasi cosa .

Quindi faccia la giustizia il suo corso , vigiliamo perché ciò avvenga in maniera trasparente , ma se saranno ritenuti colpevoli dei reati loro ascritti dovranno pagare .
Semmai l’unica riserva è che magari questi pagano mentre altri , colpevoli di reati infinitamente più gravi , la fanno franca . "Legge forte con i deboli ma debole con i forti ",che è uno dei cancri del nostro paese . Ma il principio della legalità deve essere comunque salvaguardato . Anche chi sporca e imbratta con bombole spry di vernice non è ovviamente rapportabile a chi commette reati più gravi , ma se viene beccato deve pagare dazio. L’ecceso di tolleranza mina la convivenza civile .
"Libero dissenso " non deve significare anarchia .

Quindi ,e concludo ,questa vicenda riguarda tutti noi solo nei limiti che la giustizia faccia il proprio corso in maniera trasparente e democratica , ma le responsabilità dei fatti ,qualora accertati ,riguardano soltanto chi li ha commessi.
ciao

 


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