(---.---.---.186) 11 agosto 2014 19:54

Salve Libranti,

ogni tanto mi dimentico di firmare.

La fonte wikipedia l’ho messa solo per chiarezza, mi ricordo benissimo come era la riforma del delinquente: ho una certa età, una certa cultura e una certa capacità di ragionare. Lei non parta dal presupposto che "mi baso su wikipedia". La mia accusa a lei era che non avesse descritto nella sua interezza quella riforma che lei auspicava, e l’accusa rimane pienamente fondata.

Credo di avere gli orizzonti larghi abbastanza, forse anche più dei suoi. Odio il PD con tutte le mie forze, ma dialogo con Civati, tanto per dirne una. Cosa ne sa lei di me? Grosso modo quanto ne sa di Costituzione e problemi istituzionali? Ma veniamo nel merito.

Nel suo articolo lei si scagliava contro il "meccanismo perverso" del bicameralismo perfetto. Consideri che:

1. La Costituzione è stata scritta in tre anni da eminenti esperti. Lei si prende la responsabilità di sapere meglio di loro come si scrive una costituzione? Oppure ripete quello che le entra nelle orecchie?

2. A suo dire le leggi impiegano troppo tempo per essere scritte. Allora come mai l’Italia ha un numero di leggi molto più grande dei paesi "che funzionano meglio"? Aggiungo che leggi sono tante, troppe, e pure confusionarie e lacunose, contraddicenti. Sarebbe meglio farne meno, ma più ponderate e giuste.

3. Ci sono state leggi fatte in OTTO giorni, altre in VENTI. Quando si vuole fare in fretta, spesso si riesce.

4. Quando non si riesce a decidere la colpa non è del bicameralismo perfetto, ma delle alleanze imperfette. Ci ragioni su questo.

Per il suo PUNTO PRIMO:
Rafforzare i poteri del capo del governo non è una pratica "delle migliori democrazie". Obama non può fare niente se ha il parlamento contro: ha scelto proprio l’esempio sbagliato. Il presidente americano ha un diritto di VETO abbastanza forte, ma non assoluto (vede i contrappesi? Quelli che Berlusconi e Renzi vorrebbero togliere)?

Parlando del nostro "povero" primo ministro, che "non può fare nulla", due sono le cose da dire. La prima la stiamo vedendo in questi giorni: di potere pare che ne abbia perfino troppo, se è in grado di stravolgere i regolamenti del senato, o pensare di decidere lui la data delle prossime elezioni. Lei dirà che è costretto, altrimenti non si riesce a fare niente... e io rispondo: se invece di cercare di andare contro il parlamento, facesse proposte condivisibili, forse riuscirebbe a combinare qualche cosa. Ma lei si dimentica che Renzie è del PD, e l’alleanza con Berlusconi è un pugno nell’occhio per la gente di sinistra? Ora io immagino che nel PD ci sia parecchia gente di sinistra...

La sua idea di Stato è peculiare, credo frutto di una propaganda politica che germoglia su basi incolte. Il potere E’ DEL PARLAMENTO, unico organo (che era) eletto dal popolo. Il primo ministro è una funzione burocratica di indirizzo politico, un meccanismo, lo chiami come vuole. E’ così in tutte le vere democrazie, checché ne dica lei.

Per il suo punto DUE:
Il Capo dello stato ha molto potere nell’ordinamento italiano. La cosa mi pare comunque abbastanza equilibrata. Napolitano ha indubbiamente valicato i confini legittimi, e per questo è stato anche richiesto (ma non concesso) lo stato d’accusa: se il Presidente è d’accordo con due forze molto rilevanti in Parlamento, diventa intoccabile. Perché è sempre il Parlamento che detiene il potere. Vede quindi che la democrazia ha già fallito un po’ così? Vede come è facile avere derive autoritarie?

Per il suo punto TRE:
la Corte Costituzionale è la custode della Costituzione, non capisco la sua idea che "serve solo al governo in carica". L’insieme di Parlamento, Presidente della Repubblica e Corte Costituzionale è un equilibrio delicato, è come minimo azzardato dire su due piedi che "va riformata". Il fatto che il Capo dello Stato nomini un terzo della Corte è bilanciato dal fatto che il Capo dello stato è (o dovrebbe essere) una persona condivisa, già "pesata" in fase di nomina.

Per il suo punto QUATTRO:
Sì, qui ha ragione lei. Per me, se Berlusconi apre bocca io diffido in partenza. Ma le ricordo che nelle democrazie più avanzate che le piacciono tanto, a cui lei s’ispira, Berlusconi sarebbe durato tre mesi, forse meno, forse non sarebbe mai stato eletto. E comunque sia, penso e ho le prove che quel delinquente non ha fatto nulla di buono e ripeto NULLA.

Cordiali saluti,
Gottardo


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