Una cosa è quel che dovrebbe essere, un’altra quello che è e gli strumenti a disposizione per far si che le cose che dovrebbero coincidano con quel che sono. Intanto il ministro pon pon ha impugnato per incostituzionalità la legge regionale. Il sistema legalizzato lo consente e quindi il tutto dovrebbe andare presso la corte costituzionale la quale dovrebbe decidere. Intanto la legge è sospesa. Il fatto che i cittadini abbiano nel 98% deciso che l’Acqua sia Pubblica non significa automaticamente che questo si traduca nella pratica, infatti ciò non è avvenuto e ancora è al di la da venire. E estendendo il ragionamento si possono fare riferimento alle varie leggi ad iniziativa popolare depositate e lasciate nel cassetto a dormire o la stravolgimento del referendum sul finanziamento pubblico ai partiti, o la supposta democraticità di un sistema istituzionale retto da appena un 50% di cittadini coinvolti nella "scelta" ( che poi scelta non è e che comunque il restante 50% la loro scelta l’hanno fatto decidendo di non credere in questo teatrino) ecc ecc. La realtà , insomma contraddice la volontà espressa in maniera "legale" o detto in altre parole la "legalità" contraddice la volontà del "popolo" sovrano come viene recitato nella Costituzione. Allora? Occorre prendere atto della realtà. I grillini recitano anch’essi la finzione di questo rispecchiamento fra la realtà e la legalità e giocano nel teatrino della "legalità" fingendo, ingenuamente o stando al gioco, che sia possibile l’identità fra questa "legalità" e la volontà e i bisogni,necessità dei cittadini. Sono parte del gioco, giocando la parte assegnata di "opposizione" ,, ma senza aver alcuna possibilità ( e non credendoci realmente) .
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