(---.---.---.22) 5 aprile 2014 20:20

...mi sembra un ricostruzione cospirazionista molto ben fatta... smiley

Ci sono chiaramente in questa vicenda assurda degli elementi geopolitici (e non solo) che autorizzano a fare le ipotesi più svariate, ci sono però dei fatti da cui bisogna partire necessariamente per ogni ipotesi:

Un disastro aereo è sempre il concorso di una serie di circostanze e fattori concomitanti. L’area in cui è avvenuta la sparizione dell’aereo, almeno stando all’ultimo segnale radar conosciuto (ovvero comunicato ai mass media), dice che l’aereo aveva effettuato una rotazione di 270°, passando sulla penisola malese (da cui veniva) divergendo poi verso ovest sullo stretto di Malacca. E questo sono fatti basati sulle evidenze tecniche.

In seguito, secondo le ipotesi, l’aereo avrebbe continuato a volare. Questa è l’ipoesti basata sui dati dei ping raccolti dalla RollsRoyce e dal satellite che ha registrato l’ultimo ping alle 00.11 p.m GMT (l’aereo era partito alle 16:41 GMT, quindi sette ore e mezzo prima).

L’aereo ha cambiato direzione poco dopo essere uscito dalla copertura radar di Kuala Lumpur (KUL), tra due FIR, quella di KUL e quella di Ho Chi Minh.

La direzione verso il sud dell’oceano indiano è stata ipotizzata in base all’analisi dell’ultimo ping registrato ed escludendo possa essere andato verso nord, in quanto l’area è maggiormente monitorata dai radar militari (benché l’articolo del business insider lascerebbe supporre una possibilità per un volo coperto, sulla traccia di un altro aereo).

I dati radar della Malesia però dicono anche un altro fatto molto importante: l’areo era a quota 45.000 piedi (13.716 metri), ed era sceso poi rapidamente a quota 23.000 piedi (ovvero 7000 metri)...nell’arco di pochi minuti, prima di sparire.

Il comportamento anomalo dell’aereo purtroppo coincide con l’ipotesi di un comportamento deliberato, che ad essere sinceri corrisponde più ad un problema di depressurizzazione (forse esplosiva), fenomeno che si è verificato spesso nella storia dell’aviazione civile.

La depressurizzazione, anche non esplosiva, comporta in pochi minuti l’esaurimento dell’ossigeno all’interno dell’aereo, l’abbassamento delle temperature fino a 50-70° sotto lo zero, e conseguentemente l’ipossia, la quale fa perdere lucidità a chi ne è vittima, prima di perdere completamente i sensi.
In pratica, in pochi minuti l’areo diventa una tomba volante.

Questa ipotesi non spiega come mai l’areo fosse diretto verso il sud dell’oceano...ma d’altro canto il fatto che l’aereo sia andato a sud è ancora un’ipotesi basata su un paio di algoritmi, e non suffragata da nessuna evidenza, finora.

Emiliano


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