Persio Flacco (---.---.---.122) 1 marzo 2014 12:27

La vicenda della "deportazione di Alma Shalabayeva e di sua figlia minorenne", come la definisci, non è limpida per diversi motivi. 
A mio parere l’inconsueta energia posta nel recuperare la signora
Shalabayeva da parte di un Paese come l’Italia, che normalmente rimpatria senza troppi patemi circa 5.000 immigrati irregolari ogni anno, è sospetta.
Il sospetto, ma è ben più di un sospetto, è che l’episodio più che riguardare astratti principi di civiltà e di rispetto dei diritti umani rientri nei casi in cui agisce la direttiva imperiale sulla sacralità dei "dissidenti" che agiscono nei Paesi "non amici".

Il marito della signora infatti, quel Mukhtar Ablyazov: prima imprenditore, banchiere, ministro poi accusato di reati finanziari e ricercato anche in UK e Francia, è un dissidente dell’attuale regime kazako. Probabilmente è per questo che qualcuno, la dove si puote ciò che si vuole, considera la signora Shalabayeva un immigrato diverso dagli altri, meritevole di un’azione diplomatica mai riservata che io sappia, a nessun altro nelle stesse sue condizioni.
Forse, tra tanti, hai scelto il caso in cui la Bonino MdE ha meno brillato per indipendenza politica e tutela degli interessi del suo Paese.


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