(---.---.---.140) 20 febbraio 2014 21:11

Puoi citarmi testualmente la norma che parla di candidato premier sulla scheda elettorale? 


Nel 93 è stato inserito il parziale maggioritario, che NON ha niente a che fare con l’elezione del governo o del premier.

Anche nel cosiddetto Porcellum non si fa alcun riferimento al candidato premier (come è ovvio che sia perché sarebbe incostituzionale) e anzi si rimanda esplicitamente alla costituzione, come è ovvio che sia. Cito testualmente:

3. Contestualmente al deposito del contrassegno di cui all’articolo 14, i partiti o i gruppi politici organizzati che si candidano a governare depositano il programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica. I partiti o i gruppi politici organizzati tra loro collegati in coalizione che si candidano a governare depositano un unico programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come unico capo della coalizione. Restano ferme le prerogative spettanti al Presidente della Repubblica previste dall’articolo 92, secondo comma, della Costituzione.

Vediamo che dice l’articolo 92 della costituzione, casomai ci fossero dubbi:

Il Governo della Repubblica è composto del Presidente del Consiglio e dei ministri, che costituiscono insieme il Consiglio dei ministri.

Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su proposta di questo, i ministri.

Per indicare il candidato premier sulla scheda elettorale bisognerebbe cambiare la costituzione. La legge vigente invece riconosce le prerogative del presidente della Repubblica in merito alla nomina del presidente del consiglio.

In Italia si vota per eleggere senatori e deputati, che devono dare la fiducia al governo. Se il governo riceve la fiducia, ha il mandato popolare pieno, chiunque lo guidi.

Niente vieta, allo stato che il presidente della repubblica non dia il mandato al capo della coalizione vincente (non è tenuto a farlo) ma a qualcun altro. Bersani/Letta. Nulla obbliga il parlamento a dare la fiducia al capo della coalizione vincente. In teoria, senatori e deputati, essendo liberi da vincoli di mandato, non hanno obblighi in tal senso.

Qui non si tratta di fare i finti tonti ma di essere tonti e abboccare a quanto si ripete in tv da anni. Vabbè se lo dice la tv è vero. Ovvio che capo della coalizione e candidato premier sono la stessa cosa. Nella testa di chi vuole imporre forzature e considera deputati e senatori dei pupazzi che devono votare privati di autonomia di pensiero. In pratica di chi considera parlamento e presidente della repubblica poco più che scribacchini che si limitano a vidimare decisioni altrui.

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