(---.---.---.125) 13 febbraio 2014 11:04

Paolo, riporto alcune tue frasi del 2013, appena dopo l’inciucio PD-PDL e la rielezione di Giorgio Napolitano:

> Guarda che è il PD che non si è fidato di Grillo e ha fatto benissimo [...]

> Dopo caro, dopo, "se votate Rodotà ... chissa’ potrebbe nascere qualcosina ... ". Ha fatto bene il PD ha ignorare il burlone.

> Non c’è stato nessun golpe [...] e Grillo pertanto afferma il falso ed è dovere civico denunciarlo

> Tutto ciò che accaduto dopo il rifiuto dei grillini di chiudere per sempre la berlusconeiade, è ascrivibile unicamente a Grillo

Ma la più bella è:
> Infine, [...] il sottoscritto, culturalmente di sinistra, [...] elettore per decenni del PCI pur con indicibili incazzature, alle ultime elezioni, dopo venti anni di assenza dalle urne per raggiunto limite di sopportazione, ha votato, pensa un po’, Mario Monti [...]
> E sai perché? Perché non potendo combattere Berlusconi ed il berlusconismo da sinistra, ho disperatamente cercato di contribuire a far nascere una destra decente che erodesse il Pdl. Una pensata della quale ora mi vergogno, ma la disperazione a volte gioca brutti scherzi.

Caro Paolo,

forse è meglio che te la leggi, la mia semiseria "Sindrome da PD": tu mostri proprio tutti i sintomi!

Ma capiamoci; abbiamo storie in qualche modo parallele, e leggere le tue frasi del 2013 mi ha dato un’impressione di umanità (non che prima non ci fosse, sia chiaro). Quello che critico è la tua avversione incondizionata per i grillini, ma ti rendi conto anche tu che le alternative hanno problemi ancora più grossi. Anche io salutai l’avvento di Monti come una salvezza, finalmente! Ma poi ho cambiato idea, fino a essere disgustato (e non mi riferisco alle politiche economiche). E lo stesso è successo per altri partiti, incluso il PD. Non è rimasto più nessuno, se non i grillini: non sono perfetti, ma è il meglio disponibile. Tu li critichi, ma ogni critica che fai potrebbe essere rivolta anche agli altri, e sovente addebiti loro colpe che non hanno, a volte contraddicendo te stesso. Basta con le tifoserie, ci servono onestà e pragmatismo.

Stammi bene,
Gottardo


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