(---.---.---.207) 12 febbraio 2014 14:57

Il povero Paolo farnetica, ma il dottor Gottardo ha individuato il problema!

Caro Paolo, leggiti quanto segue, fatti quattro risate, poi magari parliamo delle possibilità di guarigione. Saluti...

La sindrome da PD (SPD)

Riporto in anteprima la trascrizione, effettuata dalla mia segretaria, del mio intervento al "Congresso delle nuove malattie" tenutosi recentemente a Perugia. Non ho visionato lo scritto, quindi chiedo scusa in anticipo, ben conscio che, per lo stesso motivo, posso benissimo dissociarmi in seguito da quanto c’è scritto; oltre a questo spero di poter pubblicare in seguito questo articolo su importanti riviste scientifiche come Nature, o anche Focus, Donna e salute o al limite Il mio cane.

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Introduzione La Sindrome da PD (SPD, da confondere con il partito tedesco) è una malattia diversa da tutte le altre per diversi motivi, stimati colleghi. In primis, come nota epidemiologica, si trova solo in Italia: colpisce principalmente gli elettori del PD ma, come fa intendere il "principalmente", non solo quelli. La malattia attacca il cervello ed è infettiva: si trasmette sia in modo orale (e fin qui niente di strano), sia in modo scritto; ma le peculiarità di questa sindrome non si fermano qui, come vedremo (dalla sala si leva un applauso).

Eziologia: genesi e causa e patogenesi Pare che la SPD si sia originariamente sviluppata a causa dei comportamenti del PD (da qui il nome), con proclami illusori poi masochisticamente sempre vanificati, un po’ come la forma di tortura che consiste nel suscitare false speranze per poi deluderle: protratta nel tempo, la frustrazione è in grado di distruggere la personalità del torturando. Ma nel caso del PD, cari colleghi, devo riportare, anche se io non dò molto credito a questa tesi, anche cause fisiche! Sì, pare che la ripetizione ossessiva delle due parole "MA ANCHE", sentita tante volte da Veltroni, generi impulsi nervosi deleteri ai neuroni dopaminergici; la causa sarebbe la cacofonia - non solo sonora MA ANCHE semantica - dei due termini ravvicinati. Insomma, le bruttezze fanno male; aggiungo che dopo aver accennato di questa tesi a Berlusconi, egli ha smesso di frequentare la Merkel e si è circondato di bellezze, probabilmente come misura preventiva allo sfascio di cui gli stavo raccontando.

Sintomatologia Disforia di genere (sintomo negativo), intolleranza verso Beppe Grillo, riduzione della capacità di giudizio, che prelude, nella fase prodromica, a perdita di memoria, bias cognitivo, perdita del filo logico, incoerenza e divagazione. Il sintomo ed effetto più importante è però la riduzione del giudizio, che insorge dopo l’incubazione, si acuisce dopo la fase prodromica, e infine crea tutti gli altri sintomi positivi.

Diagnosi Lo strumento principe per la diagnosi dell’SPD sarebbe il GiudizioMetro(R), che però è inutilizzabile a causa della presenza di bispensiero. Il bispensiero (BSP), com’è noto, è la capacità di credere una cosa e il suo esatto opposto - proprio contemporaneamente o, a seconda dei casi, in base alla convenienza del momento, che peraltro è puramente aleatoria dal punto di vista diagnostico, anche se importante per il paziente che però, avendo ridotta capacità di giudizio, sostanzialmente non è in grado di capire la sua convenienza e aggrava quindi il quadro clinico. Per fare un esempio, esimi colleghi, riporterò il ragionamento enunciato da un elettore del PD che ho avuto la fortuna di avere fra i miei pazienti. Egli riteneva che il PD lavorasse meglio come opposizione che come maggioranza, idea questa non del tutto infondata, ma non voglio fare qui discorsi politici, e insomma per ottenere il suo scopo votava PD. Il ragionamento era questo: io voto PD affinché vada al governo, in modo che si logori e si attiri l’antipatia del corpo elettorale, così alle votazioni successive il PD va all’opposizione. Ora, stimati colleghi, questo è un esempio lampante di ridotta capacità di giudizio, oppure di BSP, o di entrambi; ma non si può negare una certa fondatezza dell’algoritmo enunciato dal paziente. Stimati colleghi, capirete adesso il motivo per cui questa sindrome mi appassiona, ma devo anticipare che questo esempio è solo propedeutico; ho in serbo bel altro! (applauso).

Un altro sintomo notevole nella diagnosi della SPD è l’odio verso il Movimento 5 Stelle; in sintesi, una certa vicinanza ideologica tra PD ed M5S su alcuni argomenti sociali viene vista dai pazienti non come un’occasione positiva, ma negativa. Per esempio, l’M5S vuole introdurre il reddito di cittadinanza, idea questa molto di sinistra. Il PD però, che vuole avere l’esclusiva delle idee di sinistra, vota contro la proposta. I malati di SPD riescono a trovare una giustificazione: siccome l’M5S è all’opposizione, è naturale che le sue proposte vengano respinte dal PD - perché è la maggioranza che deve fare le proposte, anche se non le fa. In termini elettorali si ripropone il meccanismo del primo paziente: chi vuole il reddito di cittadinanza vota PD, anche se il PD non approverà mai la proposta, perché l’M5S POTREBBE non diventare maggioranza.

Tuttavia, succede ogni tanto che un paziente di SPD si trovi a votare un altro partito. Qui il bispensiero (BSP) entra in gioco in quantità diverse caso per caso. Con una moderata quantità di BSP, il paziente vota un altro partito sopportando un grande senso di colpa: questo senso di colpa viene superato grazie al BSP e anzi permette poi di rafforzare la sensazione che era meglio votare PD, con relativa sensazione di liberazione e crescita. Un caso più interessante è il paziente che vota M5S usando una logica fredda e spietata, vota M5S senza sensi di colpa proprio per dare un segnale al PD: guarda, PD, come dovresti comportarti, come io elettore vorrei che tu fossi e dicessi; vorrei che tu dicessi di essere contro il Porcellum e che poi sostenessi la sua abrogazione; vorrei che tu dicessi di essere contro il finanziamento statale ai partiti e vi rinunciassi da subito; vorrei che tu dicessi di essere contro Berlusconi e poi lo combattessi per davvero! Succede a questo punto che M5S va in parlamento e comincia ad avversare il PD con gli stessi temi che l’elettore aveva in testa. Ma il paziente-elettore non è contento, perché vede il PD annaspare e fare porcate, e si consola tramite il bispensiero: i grillini sono maleducati impreparati antidemocratici tronfi, e il PD ha sempre ragione anche quando ha torto.

Ma c’è una forma ancora più alta, cari colleghi, con un DOPPIO intervento di BSP: l’elettore che vota M5S per spostare gli equilibri interni del PD, per "riportarlo sulla retta via". Questo tipo di paziente-elettore si rende conto che il PD è marcio in buona parte, così vota M5S per costringere il PD ad allearsi con una forza pulita che lo obblighi a depurarsi (altrimenti il PD non ci penserebbe neanche). Un pizzico di bispensiero lo porta a credere che il M5S, dopo aver detto che avrebbe mandato tutti a casa, si sarebbe alleato con i suoi nemici. "Fanno tutti così no? Il PD l’ha sempre fatto, perché non dovrebbero farlo i grillini?". Manco a dirlo l’alleanza non ha avuto luogo. Da un certo punto di vista, perché Bersani voleva un appoggio senza concedere niente. Da un altro punto di vista, perché i grillini dovevano accontentarsi di promesse altisonanti perché essendo gli ultimi arrivati non avevano diritto a nulla di più. Ha invece avuto luogo un’allenza tra PD e Berlusconi ("mai con il PDL!"), dopo aver concordato con lo stesso un nome per il Quirinale, previo impallinamento di alcuni candidati del PD per fare scena. I punti programmatici che il PD aveva promesso all’M5S per ottenerne la collaborazione sono spariti nel nulla, ma tanto non erano idee politiche, erano un semplice pretesto, sono quelle cose che si dicono, ma non sono intenzioni, sono parole e, si sa, le parole vanno e vengono. A questo punto il bispensiero è più che mai necessario per difendere il PD: l’alleanza fra PD e PDL non è colpa del PD che l’ha fatta, ma dell’M5S che li ha costretti. Poi arriva Renzi, muove la stessa accusa al PD ("voi ci avete fatto il governo insieme"), i pazienti-elettori applaudono, Renzi si accorda proprio con Berlusconi, i pazienti-elettori applaudono di nuovo, tanto la colpa è dell’M5S che è l’unico che fa quello che dice! Roba da scatenare una rissa fra Leibniz, Nietzsche, Freud e Jung! (clamore nel pubblico)

Cari colleghi, la parte più interessante di questa malattia l’ho descritta - solo in parte per mancanza di tempo - ma chi vuole approfondire può fare riferimento alle mie pubblicazioni. Chiudo velocemente, anche per non stancarvi (anzi chiedo scusa per la pesantezza dei temi affrontati (grande applauso)); per quanto riguarda prevenzione prognosi complicanze e profilassi posso solo dire che sono sotto studio, e passo immediatamente alla...

Terapia La SPD è una malattia molto peculiare, e non stupisce che le cure proposte siano molte e diverse. I chirurghi propongono l’intervento, gli psichiatri l’elettroshock, gli omeopatici iniezioni a basse dosi di buon senso (per non attivare il BSP), Antonella Clerici le tagliatelle di Nonna Pina e mia nonna un purgante. PD ed FI, di comune accordo come sempre, dichiarano che abolendo le elezioni si risolverebbe il problema alla radice, senza variazioni di rilievo sulla democrazia; per intanto già alleviano le preoccupazioni degli elettori abolendo le preferenze. Dal canto mio, come psicologo comportament-etic-boolean-filosofista, ritengo in questa fase che i pazienti, piuttosto che essere eliminati, avrebbero bisogno di dosi terapeutiche di cose che loro aborriscono, come la coerenza e l’etica grillina, un po’ come Giovanardi che, contrario com’è alle droghe leggere, mostra tutti i sintomi di chi in realtà ne avrebbe un gran bisogno per calmarsi un po’.

Grazie per l’attenzione, esimi colleghi, vi ricordo il mio indirizzo email per chi vuole maggiori informazioni o abbia informazioni utili: <[email protected]>

(Applauso di sollievo)


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