(---.---.---.235) 17 ottobre 2013 19:38

La shoah è una pagina orribile della nostra storia, da non dimenticare. Se qualcuno mi dicesse di non crederci, io gli direi cosa so, cercherei di convincerlo che sbaglia a fronte di prove visibili e fatti.

Incarcerarlo(*) per le sue opinioni invece, mi pare un precedente terribile di reato di opinione.
Alcuni paradossi:
1. Immaginiamo la pena di un solo giorno di carcere. Supponiamo che in tal giorno il reo non cambi idea. Siccome continuerebbe a perpetuare il reato non potrebbe uscire, perché dovrebbe scontare un altro giorno, e poi un altro, e poi un altro fino al giorno dopo in cui si convincerà del contrario o morirà.
2. se uno non ci crede ma non lo dice, bisognerebbe incarcerarlo o no?
3. se durante il processo uno cambia idea e ci crede (o dice di farlo), il reato cade o bisogna contare che un tempo non ci ha creduto?
4. se uno è stato negazionista per 5 anni deve ricevere una pena maggiore di chi lo è stato per 3 giorni?
5 ...

Domande: A quali altri fatti (storici o meno) si potrà estendere il reato? Banale esempio, se Tizio crede all’evoluzione e Caio no, uno dei due rischia il carcere?

Riflettiamoci per favore, non è questione da poco.

(*)carcere o altra punizione, non fa differenza.


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