(---.---.---.131) 16 dicembre 2013 23:10

Articolo che non condivido assolutamente. Innanzitutto, la storia dei brogli elettorali del 2 giugno 1946 è una balla galattica. Dalle urne uscì trionfante il fronte repubblicano (PRI,DC,PSI,Pd’A,PCI) che poi dovette scrivere la Costituzione, e la monarchia perse per quasi 2 milioni di voti e c’è da ringraziare che lo scarto si sia fermato a questa cifra: probabilmente gli esuli istriani e gli abitanti di Bolzano avrebbero votato per la Repubblica e la differenza sarebbe stata maggiore. A Ravenna oltre il 90% degli abitanti votò per la Repubblica e lo stesso Padre Pio annunciò a Maria Josè (pare che alle urne votò per Nenni...) che la monarchia in Italia sarebbe finita di li a poco e che i Savoia avrebbero sofferto un lunghissimo esilio (oltre 50 anni), del resto se le tesi dei brogli non sono mai state dimostrate è vero però che gli stessi Savoia al momeno dell’annessione delle province meridionali FALSIFICARONO gli esiti del voto.
In alcune province della Sicilia la campagna per il "No" all’annessione venne addirittura proibito, in altre province meridionali si registrarono più votanti che iscritti per il voto e all’interno dei seggi la percentuale per il "Si" fu superiore addirittura al 100% dato che alcune volte vennero considerati elettori anche alcuni stranieri favorevoli all’Unità, anzi alla colonizzazione. La stessa Unità più che un processo di unificazione assunse, in particolare al sud un fenomeno di colonizzazione militare, economica e politica e parlo da non meridionalista e non filo borbonico. Del resto se vogliamo dirla tutta, se anche fosse vero che il referendum del 2 giugno 1946 fosse stato truccato, i repubblicani hanno avuto degli insegnanti (i Savoia con i plebisciti truffa del 1860-61) davvero eccellenti. Le monarchie costano meno? Vero ma un re che scalda la poltrona dura 50 anni e non può essere messo in stato d’accusa, un presidente (vedi negli Usa) si e dura molto meno. Tornando ai Savoia chiude ricordando due ultime cose: ai plebisciti truffa del 1861 (plebisciti mica referendum, attenzione alla differenza!) in un caso si verificò la vittoria del "NO" allannessione: fu a Castiglion Fibocchi comune in cui a votare furono chiamati anche cittadini analfabeti ancora legati al granduca in esilio e pare che fu l’unico caso in cui al voto per i plebisciti fu chiamta tutta la cittadinanza.
La fine della Monarchia fu predetta anche dalla Monaca di Dresda vissuta a cavallo tra ’600 e ’700 e non credo che nelle monarchie le cose funzionino bene e meglio che in Italia o in Francia, non è merito del sovrano (figura ininfluente e inutile) ma di chi amministra governo e istituzioni che è capace e competente e tra l’altro ci sono anche Repubbliche sane come Germania,Finlandia e Austria.
Signor Giacalone di un re di sottaceti facciamo volentieri a meno e già tanto che in Italia un presidente duri sette anni, figuri un "asino coronato" che stia seduto sul trono per mezzo secolo!


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