(---.---.---.93) 25 ottobre 2013 04:01

OTTIME CONSIDERAZIONE , io pur condivido.

Purtroppo quotidianamente vieniamo asfissiati dalla mefitica e manigolda propaganda di questa repubblicaccia abortita dalla feccia partigiana.
Le monarchie si dimostrano di essere all’avanguardia nel progresso e nella civiltà, autentici momenti estolleratori eustarici del sublime patriottismo.
Le Monarchie sono all’avanguardia dei diritti umani e salvaguardano quelli dei citi più deboli.
Io sono un operaio monarchico e omosessuale emigrato da Pesaro a Luzern,ma quotidianamente constato come nelle Monarchie europee la crisi è attenuata verso i ceti lavoratori, non imboniti dalla propaganda repubblicancomunista dei sindacati. Solo in Italia questa feccia può ancora permettersi di bloccare le sacre vie della nostra Capitale Roma, voluta tale da Casa Savoia. Purtroppo un Bava Beccaris non si intravvede all’orizzonte.
Come omosessuale ho potuto ammirare le conquiste che abbiamo ottenuto sotto lo scettro di SAR Elisabetta II, nel Regno Iberico e sotto le altre corone. Questo ha rivitalizzato l’attivismo dei monarchici omosessuali, tanto che all’ultimo congresso del ricostituito Partito Italia Reale - Stella e Corona abbiamo formalizzato l’associazione dei gay monarchici "Gaycon", presieduta dall’attivissimo Alberto Conterio, che ha imposto all’azienda del gruppo Ragno di allestire una bacheca per la stampa gay (cosa mai fatta dalle altre organizzazioni) e ha visto l’adesione della bandiera gay napoletana Ugo Orazio Mamone e l’adesione di Rodolfo Armenio in arte "La Mafalda" attivo ed efferscente presidente di Azione Trans - Pompei. E con le lacrime agli occhi ricordiamo che SA Emanuele Filiberto ha voluto testimoniare il suo essere gayfriendly nella sublime performance en travesti dove imitava la grande Dalida.
Il vento della storia mostra la superiorità dell’Istituto Monarchico, e solo un manipolo di maledetti manigoldi può nascondere al popolo italiano che il suo destino e la sua rinascita avverranno solo quando la patria Storia si rincontrerà con Casa Savoia.
Viva il Re!
Pio Pierucci: operaio e omosessuale monarchico, emigrato per colpa della maledetta repubblicaccia nata dall’infamia del 1946


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