paolo (---.---.---.247) 15 settembre 2013 11:19

E’ con questo modo di argomentare che la scuola è precipitata ai livelli che vediamo .

A parte la premessa che dopo avere avuto come ministro la Gelmini ,chiunque venga è migliore (assioma) , questi sono proprio gli argomenti che hanno portato alla distruzione degli istituti tecnici e professionali , che sono stati uno dei pilastri del motore produttivo industriale di questo paese .Ma che vuoi retribuire Giannulli ? Sono chiamati ad imparare e per loro può essere l’opportunità della vita ,perchè , se mostrano il loro valore ,le aziende non se li lasceranno di certo scappare . Tu confondi con il precariato che è una forma orrenda di sfruttamento ma che con la scuola c’entra nulla .

Per quanto poi attiene al diritto che si consegue con l’esame di Stato ,il tuo ragionamento non farebbe una grinza se la qualità dei percorsi scolastici fosse omogenea in tutto il paese . Siccome invece abbiamo situazioni di degrado culturale ,e non mi soffermo a dire dove ,in larghe parti del paese , che poi viceversa vengono "premiate " con punteggi fantastici che consentono di scalare le graduatorie nazionali per l’accesso all’insegnamento ,è evidente che si pone un problema di selezione post diploma .

E giusto ? In linea di principio certamente no , ma qui si tratta di un rimedio ad una situazione che va avanti da decenni e che ci ha portato a questi punti . O si rimedia partendo dall’alto ,selezionando una classe di insegnanti degna di questo nome , o si agisce dal basso selezionando chi poi accede al lavoro e all’università .

E questo non ha nulla a che fare con il sacrosanto diritto degli insegnanti precari , che da anni svolgono la loro attività e che non devono essere assolutamente scavalcati tramite "concorsi " .Prima metti a ruolo loro e poi agisci per via concorsuale.


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