(---.---.---.28) 14 agosto 2013 19:40

Transizione >

Napolitano, da più parti sollecitato ad esprimersi sul caso Berlusconi, ha dato il suo responso su 4 punti.

- Presupposto “essenziale” per un intervento del Presidente della Repubblica è la presentazione di una domanda di grazia da parte del “condannato” o di un suo legale rappresentante.
- Per poter sperare su un conseguente provvedimento di clemenza dalla domanda dovranno emergere, “senza toccare la sostanza e la legittimità della sentenza”, degli appropriati e convincenti elementi di motivazione.
- Una eventuale grazia o commutazione potrà “concretizzarsi” solo nel momento dell’effettiva esecuzione della pena (nello specifico, non prima di metà ottobre).
- Sarà compito esclusivo di Berlusconi e del suo partito trovare la forma ed i modi, “legittimamente possibili”, di un suo ulteriore ruolo di tipo politico.

Nota bene. Non tutto risulta chiarito.
Dalle parole di Napolitano nulla si evince sugli effetti, affatto marginali, di una successiva possibile conferma della condanna a 7 anni inflitta a Berlusconi nel processo Ruby. E’ del tutto inconcepibile la clemenza rinnovabile.

Quello tracciato da Napolitano è soltanto l’unico (obbligato) “percorso” ad oggi compatibile con la normativa giuridica.
Un fatto è certo. Il tempo non cancella le Voci dentro l’Eclissi di uomini esempio di responsabilità, coerenza …

PS x 234 > Vista l’entità della condanna e l’età del condannato il Magistrato ha dato tempo (fino a metà ottobre) a Berlusconi perchè scelga tra arresti domiciliari o assegnazione a servizi sociali. Questa è la verità. 


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