(---.---.---.46) 8 agosto 2013 13:52

SCENARIO:
Un alto magistrato si trova tra le mani una patata che non è patata, ma masso di roccia dura, e non è bollente, è incandescente. Tutto a causa di uno scaricabarile di dimensioni tali, che se non ci fosse da rabbrividire per lo schifo, sarebbe persino da ammirare stupiti per la pervicacia e la determinazione di chi lo ha messo in atto. Uno scaricabarile tutto interno ad un partito, il PD, ma con autorevoli e fenomenali appoggi istituzionali.
Ora il povero magistrato si trova tra l’incudine ed il martello: da una parte, un PD che, agendo nell’ombra, dopo avergli scaricato il fardello pretenderebbe che egli trovasse il modo di vanificare due sentenze di merito, o quanto meno ammorbidirne gli effetti. 
Dall’altra parte, un PDL che agisce allo scoperto, spudoratamente, facendosi scudo dei soldi del suo creatore e padrone: e non gliela manda a dire, glielo dice direttamente, con articoli sui principali giornali, finti approfondimenti in finti talk-show televisivi, telefonate di amici degli amici, e quant’altro.
Immaginiamo la vita di questo povero cristo nell’ultimo mese e mezzo: un inferno.
Ma come risolvere la situazione accontentando tutti senza perdere completamente la faccia e senza sporcare irrimediabilmente una (forse) onorata carriera?

SOLUZIONE
:
Annullare le sentenze di merito non si può, non ci sono proprio i presupposti giuridici.
Si confermano quindi.
E QUI ARRIVA IL COLPO DI GENIO!
Passati un paio di giorni, giusto il tempo di mettere alla prova le vere intenzioni dei protagonisti di questa tragicommedia italiana, un giornalista "amico" e compiacente si presta ad una intervista sceneggiata, durante la quale il magistrato si lascia sfuggire, del tutto ingenuamente, per carità, qualche mezza dichiarazione di nessuna importanza dal punto di vista della sostanza della vicenda, ma sufficiente a fornire un appiiglio, sia pure debole, sia pure strumentale, ai nostri impavidi protagonisti per buttare tutto in caciara e finire nel classico modo italiano: a tarallucci e vino.
Se qualcuno si azzarda a dirmi ancora mezza parola contro Grillo ed il suo movimento, me lo mangio sano sano; anzi no, rischierei un avvelenamento!
Ad maiora!
rBle


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