(---.---.---.86) 6 luglio 2013 19:03

Appunto, il criterio geografico è UNO dei dei tanti criteri per prevedere il rischio, è esattamente quello che intendevo: è aleatorio. Lei lo accetta semplicemente perché comodo: meglio che le case assicurative scarichino i propri costi su poche centinaia di migliaia di persone che sul suo portafoglio, semplicemente perché non è il suo portafoglio, altrimenti troverebbe il tutto ingiusto e lamenterebbe la questione.


Io non posso obbligare una società privata a scommettere contro i propri interessi? Ripeto il concetto di scommessa, perché in Italiano le parole hanno un significato:


"chi perde s’impegna ad assolvere una determinata obbligazione a favore di quello la cui affermazione o previsione è risultata esatta"

Cosa paga la ditta assicuratrice al proprio utente la cui condotta risulti legittima? Niente. Lasciamo quindi perdere il concetto di scommessa.

Il termine corretto sarebbe "rischio".

Inoltre faccio presente che l’assicurazione RCA è obbligatoria in Italia, le scommesse non lo sono.

Per quanto mi riguarda si dovrebbero montare scatole nere sui veicoli, che rilevino infrazioni del CDS (dall’infrangere i limiti di velocità alle distanze di sicurezza...) e testimonino in modo preciso le dinamiche di eventuali incidenti. Qual è il problema, il cittadino onesto non avrebbe niente da temere, solo da guadagnarci. E non sarebbero scommesse, ma verifiche, come è giusto che sia.

Il problema è che non si vuole, non fa comodo a nessuno. Di certo non al veneto che paga un’assicurazione più bassa di quella che gli spetterebbe se avvenisse una equiparazione a livello nazionale.

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