(---.---.---.4) 12 febbraio 2013 17:52

Le posizioni aperte del Concilio Vaticano II°, dovrebbero venire applicate quanto prima, visto il tempo trascorso, diversamente un nuovo Concilio dovrebbe sancire pubblicamente, che le indicazioni profetiche di quel tempo non si hanno da perseguire motivandone la ragione. Il corollario delle beghe temporali che ha investito la Curia Vaticana non è, a mio avviso, alla base della decisione del Pontefice Benedetto XVI°, di passare il testimone di Pietro; la successione è determinata dalla Sua impossibilità a ricomporre l’unità dei "principi" in una unica risoluzione dei problemi sviscerati dal Concilio Vaticano II° e purtroppo, rimasti lettera morta. La burocrazia vaticana ha tempi decisionali lunghi ma, non infiniti per la materia spirituale, a differenza della materia amministrativa, non può utilizzare il silenzio-assenso o il silenzio-rifiuto.


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