(---.---.---.173) 15 novembre 2012 17:41

L’americanismo ormai ha trionfato non solo culturalmente, ma anche politicamente con il presidenzialismo.
E poi la nostra è una repubblica parlamentare e il parlamento è l’organo legislativo sovrano rappresentate di tutto il popolo italiano: la nostra sacra costituzione (violentata anche da chi diceva di volerla difendere) democratica affida la sovranità al parlamento (organo legislativo) e non al Governo (organo esecutivo), per cui si era previsto un sistema proporzionale puro (senza sbarramenti e premi di maggioranza) con preferenze. E con tale sistema elettorale al Parlamento c’erano sei al massimo sette partiti (con il maggioritario mattarellum e porcellum 20!!!) proprio perché tutti i partiti si candidavano portando i propri programmi e prendendo i voti necessari ad entrare in Parlamento, senza doversi coalizzare forzatamente con altre forze (come mastella nell’unione e rotondi nel pdl!). E le legislature duravano 5 anni, certo i governi cadevano e nascevano continuamente, ma ciò non è stato un problema visto che l’Italia ha vossuto il boom economico ugualmente con una grande un’avanzata dei diritti. Quello che contava era che il Parlamento era specchio fedele del popolo italiano e delle sue istanze, infatti per fare un esempio nonostante la maggioranza del parlamento fosse sempre democristiana, la maggioranza dei parlamentari erano laici (come il paese), tant’è vero che si potè votare la legge sul divorzio e sull’aborto, oggi invece che destra e sinistra pareggiano più o meno a tutte le elezioni non riusciamo a votare un briciolo di legge sulle coppie di fatto.
Il mito della governabilità nasce negli anni ’90 per far governare D’alema e i rinnegati postcomunisti liberisti: il PCI ha ottenuto più conquiste sociali e civili in 40 anni di opposizione parlamentare che il centrosinistra in due governi. Infine ricordo che nel nostro ordinamento il premier non esiste, esiste invece un presidente del consiglio dei ministri (primus inter pares) nominato dal Presidente della Repubblica, quindi le liste elettorali con scritto "pinco pallino presindete" sono incostituzionali.
E’ imbarazzante poi vedere come il PD chieda un premio di maggiorazan plebiscitario che il PCI contestò duramente quando de gasperi fece votare la legge elettorale truffa.Tra l’altro il voto nella concezione liberaldemocratica deve essere libero e uguale, per cui non ho capito invece perché i voti della coalizione vincente valgono di più (garantendo il premio di maggioranza) di quelli delle altre liste. Come non ho capito perché gli elettori che votano liste che per sfiga non raggiungono la soglia di sbarramento devono vedersi i loro voti buttati nel cesso (alle scorse elezioni per questo ragionamento 3 milioni e mezzo di italiani sono rimasti senza rappresentanza, sono tantissimi). Alla faccia della democrazia!

Concludo con una piccola precisazione: Ferrero e Rifondazione Comunista sono sempre stati per un sistema elettorale proporzionale puro con preferenz.


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