pv21 (---.---.---.213) 24 giugno 2012 12:52

Mistificazioni >
Ipotizziamo che un dipendente del settore industriale possa disporre personalmente di quei contributi oggi accantonati a fini pensionistici.
Immaginiamo che inizi con 1000 euro al mese di retribuzione ed arrivi nel corso degli anni a 2000 euro.
Con una gestione oculata delle somme accumulate dopo 40 anni di servizio potrà disporre di una rendita netta di almeno 22.000 euro/anno per i successivi 25 anni.

Nulla da invidiare a quanto offerto dall’attuale sistema pensionistico.
Un regime “gravato” di una molteplicità di oneri “impropri” da porre a carico del sistema fiscale.
Nulla a che spartire con quell’innalzamento della “speranza di vita” addotto a giustificazione dei periodici “aggiustamenti” al ribasso.

Troppo facile e comodo è tentare di attribuire al “peso” dei pensionati l’inconsistenza della politica industriale e la volatilità del mercato del lavoro.
Governare un paese non è performance da teatrino di Pantomima e Rimpiattino


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