Qui però sta
avvenendo una inaccettabile
distorsione: i termini NO TAV e SI TAV stanno acquistando un significato
mediatico totalmente slegato dalle realtà.
Io non ho visto il video integrale di quella provocazione o soliloquio, ma non
ho bisogno di vederlo per capire che quella ripresa, quel taglio della ripresa,
quella messa in onda di quella ripresa erano funzionali all’operazione
di forza della polizia prevista e avvenuta la notte seguente.
Ormai mi sembra chiaro che si sta ripetendo il vecchio gioco della strategia della tensione: con la violenza, la paura e l’odio, si parte da un problema reale e lo si fa diventare la bandiera di una feroce e irrazionale contrapposizione, utile a far risorgere un desiderio di ordine.
Chi ci rimette sono la razionalità, la tolleranza e il vivere civile.
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