(---.---.---.182) 14 dicembre 2011 17:11

Paolo Mazzanti

Se e quando la Salerno-Reggio Calabria sarà completata e la Messina-Palermo sarà messa in condizioni decenti, facendo il ponte sullo stretto, le migliaia di TIR che oggi faticano a fare la stessa strada, potranno fare un pò prima il tragitto di oltre 600 km fra Napoli e Palermo, ma lo dovrebbero fare lo stesso.

Se invece si potenziassero gli autoporti di Napoli e Palermo, i TIR ed anche molti altri veicoli potrebbero imbarcarsi la sera e gli autisti arriverebbero freschi di una buona dormita la mattina, con una notevole riduzione dell’inquinamento ambientale.

Senza pensare ai problemi, descritti con molta precisione dal Signor Sciacca, che da soli potrebbero inibire ogni ipotesi di fare il ponte.

Infine mi risulta che dalla gara si sia ritirato un consorzio giapponese; forse hanno pensato che la zona è a rischio sismico non trascurabile e loro sono esperti in materia!

A fronte di quanto sopra viene da pensare che il ponte si "debba fare a tutti i costi" e nessuno (ricordo che siamo in Italia) ha un’idea precisa di quanti sarannno questi costi.


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