Franco Albertarelli Franco Albertarelli (---.---.---.9) 19 ottobre 2011 11:36

Lei è la prima persona che sento ragionare da figlio della Natura e non da robot dalla coscienza (se così si può chiamare) programmmata; come d’altronde lo era il grande che ha citato, che scelse, si , la non violenza, ma basata su una strategia economica ben precisa - e non solo come principio - che ha ritenuto, ed a ragione, molto più efficace e meno dispendiosa in vite umane). Tenga duro nella sua posizione, contro tutte le critiche, che rispecchiano solo ipocrisia. E’ la classe intellettuale che ha il compito di formare le coscienze; nel senso di far capire alle persone che cosa si cela nel più profondo di loro stessi, l’umana natura, dei quali esse non sono più coscienti. E’ proprio la mancanza di questa classe il grande male del quale l’Italia soffre e che le impedisce di emanciparsi dalla situazione di degrado nella quale si trova. O, meglio, la classe intellettuale (ancora: se così si può chiamare) che abbiamo bada solo a vendere ed a vendersi (condizione senza la quale non è possibile vendere).


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