(---.---.---.150) 4 giugno 2011 16:57

E’ a tutti noto che l’areo è il mezzo di trasporto più sicuro al mondo: il rapporto morti per incidenti di volo per km percorsi è di gran lunga il più basso al mondo.
Solo in ITALIA però i morti sulle strade sono 7.000 circa in un anno e nessuno ci fa caso, ma quando cade un aereo e muoiono 200 persone l’impressione è maggiore. Ultimamente si fa un gran parlare di Chernobyl e Fukushima: nel primo sito ci furono 50 morti da nucleare ma in quest’ultimo posto sono morti in 20.000, non per il nucleare, ma per lo tsunami e/o il terremoto. Tutti però sono convinti che sono morti per il nucleare. 
E’ certamente giusto preoccuparsi delle radiazioni, ma dovrebbe essere un confronto tra esperti con documenti certi e incontrovertibili: attualmente i dati sono molto discordanti, ma non drammatici come qualcuno vuol far credere. 
Tutto il progresso umano è stato contraddistinto da morti. Per il nucleare è come per l’aereo: rimane il mezzo di produzione di e.e. di gran lunga con il minor numero di vittime.
Nessuno dice niente, ne ci si preoccupa, se sul Vesuvio vivono un milione di persone: ed è un vulcano che potrebbe svegliarsi in qualsiasi momento. Numero morti ? 
Si contesta il prof Battaglia che pone una domanda semplice da elettrotecnico e non da scienziato nucleare: alle 7 di sera in inverno c’è il picco della richiesta di e.e.: chi la deve produrre istantaneamente per evitare il black out della rete nazionale ? (elementare Watson) risposta solo le centrali termoelettriche a combustibili fossili di immediato avviamento (carbone, petrolio, nucleare e gas naturale). Non certo le centrali fotovoltaiche (potrebbe non esserci il sole), quelle eoliche (potrebbe non esserci il vento), quelle idroelettrche (in genere stanno ricaricando i bacini idrici approffitando del basso costo dell’energia) o il solare termodinamico che è una tecnologia promettente ma non disponibile per il prossimo futuro.
Per me si può rinunciare al nucleare solo nel momento in cui qualcuno da indicazioni chiare con cosa sostituirlo (attualmente il 30% dell’e.e. è prodotta con il nucleare in Europa).
Certo che, se come De Magistri a Napoli ha dato da intendere che in un anno passa al 70% della raccolta differenziata (adesso non si arriva al 15%) senza ricorrere a nuovi termovalorizzatori, impianti di compost e di RDF e comunque risolve il problema di rifiuti, siamo fritti ed i Napoletani continueranno ad avere la spazzatura in strada per molti anni a venire.
Questi sono argomenti seri per il futuro della comunità: non c’è più posto per i demagoghi. Se no, diventerà veramente una questione di vita o di morte, (sicuramente di regresso della civiltà) ma all’incontrario di quello che vuol dire Celentano nelle sue intemerate televisive.
Facciamo parlare i nostri scienziati Veronesi, Rubbia, Hack, ecc e non i soliti Verdi che mai nulla hanno prodotto. 


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